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Ciclismo

Ciclismo femminile, Olimpiadi Rio 2016: le pagelle delle protagoniste. Van Der Breggen opportunista, Longo Borghini super

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Una corsa spaventosa, in tutti i sensi. Il circuito lungo le spiagge di Copacabana della prova in linea di ciclismo non ha risparmiato le donne dopo la gara di ieri degli uomini. A trionfare è stata l’olandese Van Der Breggen davanti alla svedese Emma Johansson e alla nostra Elisa Longo Borghini. Mille le emozioni in questa prova. Andiamo a rivivere la corsa con le pagelle delle protagoniste.

Anna Van Der Breggen, voto 9: vittoria da campionessa, ma soprattutto da opportunista. Sull’ultima ascesa a Vista Chinesa è con le migliori, ma è colei che ne ha di meno. Decide dunque di lanciare la compagna di squadra Van Vleuten all’attacco, provando a coprirle le spalle. La tattica riesce al meglio, se non fosse per la spaventosa caduta dell’olandese nella discesa quando era lanciata verso l’oro. Il dio del ciclismo però oggi è dalla parte delle orange: Longo Borghini e Johansson aiutano Van der Breggen a raggiungere la Abbott negli ultimi 500 metri, poi la firma la mette lei con lo sprint che vale oro.

Emma Johansson, voto 8: la grinta e la classe non le sono mai mancate. E’ l’ultima ad arrendersi: sembra ormai definitivamente staccata su Vista Chinesa, ma rientra con prepotenza in discesa e va a prendersi un argento che sembrava ormai essere insperato. Ennesimo risultato magnifico in una carriera davvero da ricordare.

Elisa Longo Borghini, voto 9: anche Van der Breggen e Johansson dovranno ringraziarla, oltre che i tifosi italiani. Dopo un bronzo mondiale nel 2012 in Olanda, arriva anche la medaglia olimpica nel palmares della fortissima scalatrice azzurra. L’Italia è tutta per lei: si fa trovare nel posto giusto al momento giusto, sembra addirittura poter attaccare l’oro, ma poi la luce si spegne. Anche a lei la grinta non manca: sfrutta gli eventi fortunati (soprattutto la caduta della Van Vleuten), si lancia all’inseguimento della Abbott con uno schema tattico da 10 e lode e raggiunge quel podio tanto atteso. Meravigliosa.

Mara Abbott, voto 8: avrebbe meritato davvero di più. Parte con il ruolo di gregario per gli USA, che dovevano essere la squadra da battere, ma quando le sue compagne si spengono in salita, lei riesce addirittura a staccare tutte. Resta assieme alla Van Vleuten in vetta a Vista Chinesa, lanciata verso una medaglia. In discesa soffre la pioggia e si stacca, ma tutto ciò le è utile per evitare la caduta dell’olandese. Ad 8 km dall’arrivo è in testa, con oltre 40” di vantaggio: l’oro sembra essere vicino, ma il traguardo è molto più lontano del previsto. Come da copione perde lei, scalatrice, perde tantissimo nel tratto in pianura e si fa raggiungere proprio a 500 metri dallo striscione d’arrivo, chiudendo ai piedi del podio.

Annemiek Van Vleuten, voto 10: era di gran lunga la più forte oggi, in ogni campo. In salita stacca tutte tranne la Abbott, in discesa fa fuori anche la statunitense (sulla quale avrebbe prevalso sicuramente anche allo sprint), purtroppo la sfortuna si abbatte su di lei. Quando sembra essere lanciata verso l’oro arriva una caduta bruttissima (che per alcuni momenti ha fatto calare il silenzio sulla corsa, temendo un finale molto più drammatico) che dà la chiusura alla sua prova. La notizia più bella per l’Olanda arriva dopo l’oro della Van Der Breggen: Annemiek è cosciente ed è stata trasportata in ospedale per le visite del caso.

Nazionale italiana, voto 8: come sempre Dino Salvoldi non delude. Il ct più vincente nella storia di ciclismo italiano trascina la sua squadra all’ennesima medaglia, che ormai sembra essere quasi scontata. Prima Bronzini, poi Cecchini, entrambe in fuga, Guderzo la regista e Longo Borghini la finalizzatrice. Una storia vista e rivista nell’ultimo decennio: il ciclismo femminile italiano è davvero grande.

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gianluca.bruno@oasport.it

Foto: Pier Colombo

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