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Canoa velocità, Olimpiadi Rio 2016: Ripamonti-Dressino da manuale, continua la tradizione del K2 1000 azzurro

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Una barca sacra per la canoa italiana, capace di vincere due ori, un argento e un bronzo ai Giochi olimpici. Otto anni dopo Pechino, l’Italia torna in finale nel K2 1000 metri grazie a Nicola Ripamonti e Giulio Dressino.

Il binomio delle Fiamme Gialle, ripescato in extremis alla vigilia della rassegna carioca, non aveva iniziato al meglio la stagione mancando il biglietto per Rio nelle qualificazioni olimpiche di Duisburg. Troppo lenti per essere veri gli azzurri che, consapevoli di poter essere ripescati per via degli scandali doping, non hanno tuttavia mai smesso di allenarsi.

La finale conquistata agli Europei di Mosca si è rivelata soltanto il primo passo per i giovani finanzieri che domani alle 14.08 se la vedranno con Australia, Germania, Serbia, Slovacchia, Portogallo, Ungheria e Lituania. Niente da perdere per gli azzurri, straordinari a mantenere la tradizione di questa grande barca del movimento tricolore.

Il K2 1000 italiano ai Giochi:

Anno Posizione Medaglie
2008 3 (Facchin-Scaduto) Bronzo
2004 2 (Rossi-Bonomi) Argento
2000 1 (Rossi-Bonomi) Oro
1996 1 (Rossi-Scarpa) Oro
1992 5
1988 5 h1 r3/4
1984 6
1980 9
1976 6 h1 r3/4
1972 6 h3 r3/4
1968 8
1964 6
1960 9
1952 6 h1 r1/2

francesco.drago@oasport.it

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Foto Pier Colombo

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