EditorialiRubriche
Azzurri, stupiteci. Noi siamo l’Italia…
Si alza finalmente il sipario sulle Olimpiadi di Rio 2016, evento planetario lungamente atteso per 4 anni. Trepidazione, curiosità e qualche dubbio caratterizzano la compagine azzurra. Cosa dobbiamo attenderci dall’Italia?
Mai come questa volta, inutile negarlo, la spedizione tricolore si presenta a fari spenti. Le proiezioni, sostanzialmente concordi sia per quanto riguarda le testate nostrane sia quelle straniere, vedono l’Italia attestarsi tra le 23 e le 27 medaglie, anche se a far la differenza (in negativo) potrebbe risultare un numero di ori non elevato (tra 5 e 7) e dunque inferiore rispetto a Londra 2012 (furono 8).
In tutta franchezza, non sarebbe uno scandalo vedere il Bel Paese fuori dalle magnifiche dieci del medagliere, evento che non si verifica da Barcellona 1992. Eppure…
Non dimentichiamoci mai di una cosa: noi siamo l’Italia. Stiamo parlando della quinta potenza del medagliere olimpico complessivo di tutti i tempi, con una gloriosa ed ultrasecolare tradizione di successi. Una nazione che, sovente, riesce miracolosamente a risorgere quando sembra spacciata. L’avvicinamento a Rio, in questo senso, non è stato dei migliori, con un susseguirsi di casi doping, la questione Schwazer ancora tutta da risolvere ed il grave infortunio che ha messo fuori gioco una stella mediatica come Gianmarco Tamberi. In un contesto di caos e polemiche, nel quale oggettivamente nessuno si aspetta faville, ecco che gli azzurri potrebbero trovare dentro se stessi risorse insperate per varcare i propri limiti e spingersi verso risultati prestigiosi.
Le individualità non mancano, ma non abbondano neppure. Pochi italiani partiranno con i favori del pronostico: Gregorio Paltrinieri, Frank Chamizo, Arianna Errigo e qualche tiratore, dove comunque le nuove regole hanno notevolmente mutato le carte in tavola, rendendo le competizioni più aleatorie ed aperte alle sorprese. Per il resto, bisognerà superarsi per agguantare la medaglia del metallo più prezioso.
Servirà quindi un’Italia da battaglia. Una spedizione di guerrieri con gli occhi di tigre, determinati a lasciare l’anima sul campo pur di ottenere il massimo risultato possibile.
E allora in bocca al lupo, azzurri. Stupiteci e tenete alto l’onore di quella bandiera che questa sera Federica Pellegrini sventolerà con orgoglio e commozione. Non lo scordate mai: noi siamo l’Italia.
federico.militello@oasport.it
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
