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Addio, Vera Caslavska. La Reginetta di Bellezza ed Eleganza contro il Comunismo: le Olimpiadi, i 7 ori, una delle grandi Leggende

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Vera Caslavska era un’autentica celebrità durante gli anni ’60 e ’70. Un’autentica Reginetta di Bellezza ed Eleganza, ben conosciuta anche al di fuori dello stretto ambito della ginnastica artistica. È anche per questo motivo che la notizia della sua dipartita, accaduta nella notte a causa di un male incurabile, ha fatto rapidamente il giro del mondo e ha destato l’interesse generale.

Il suo smagliante sorriso, la sua chioma bionda, il suo fascino, la sua innata eleganza l’avevano resa apprezzatissima in Occidente, tra le donne più influenti dell’epoca e da molti mediaticamente paragonata a Jacqueline Kennedy.

In pochi probabilmente sapevano che quella graziosa ragazza aveva vinto 7 medaglie d’oro alle Olimpiadi, conquistando il concorso generale per due volte consecutive (unica a riuscirsi insieme a Larisa Latynina) e un titolo in tutte le specialità individuali (unica nella storia a realizzare questa autentica impresa).

 

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Tutti, però, erano a conoscenza dell’attività di Vera Caslavska fuori dalle pedane, soprattutto alle nostre latitudini. Ci voleva tanto, tanto coraggio per opporsi al regime, per criticare il comunismo, per non appoggiare determinati valori in un periodo così complesso e caldo, in piena Guerra Fredda, con un muro a dividere l’Europa. Epocale quanto successo alle Olimpiadi 1968 quando distolse lo sguardo durante l’inno sovietico durante le premiazione del concorso alla trave (l’unico non vinto da lei, capace di dominare in tutte le altre discipline in quell’occasione).

Vera fu colei che sconfisse sul campo l’immensa Larisa Latynina (ancora oggi la donna più medagliata in assoluto alle Olimpiadi), fu colei che da sola mise paura all’Armata Rossa. In pedana spiccava per la sua incredibile eleganza e per una tecnica sopraffina che ancora oggi vengono ricordate. Era indubbiamente un’altra ginnastica rispetto a quella attuale, meno acrobatica e fisica, più circoscritta ma sicuramente più vicino allo spirito puro per cui è nata questa disciplina.

Una delle più grandi di sempre: con questo platonico titolo verrà ricordata nell’eternità, dopo che stanotte ha esalato l’ultimo respiro ben lontana dai riflettori. Secondo gli esperti Larisa Latynina è la più vincente di tutti i tempi, Nadia Comaneci è la più grande, Simone Biles è la più forte, Svetlana Khorkina è la donna copertina, Vera Caslavska è la più elegante. Tra i mostri sacri della Polvere di Magnesio ci deve essere uno spazio enorme per la prima delle grandi ad averci lasciato: grazie per tutto quello che ci hai regalato.

 

stefano.villa@oasport.it

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