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Ciclismo

Tour de France 2016: Dumoulin vince ad Andorra. Froome-Quintana sempre assieme, Aru a 1′

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Il Tour de France 2016 ha perso un protagonista, ma non si è ancora sbloccato alla vigilia del primo giorno di riposo. Se Alberto Contador è stato costretto al ritiro da problemi di salute dopo aver provato a movimentare la tappa sin dalle prime pedalate, Chris Froome e Nairo Quintana si sono marcati per tutta la tappa fino ad arrivare assieme sul traguardo. Vittoria ad Andorra Arcalis, 184 chilometri dopo la partenza da Vielha val d’Aran, per l’olandese Tom Dumoulin, uscito dalla fuga ai piedi della salita. Fabio Aru, uomo di classifica per l’Astana, ha pagato un minuto dai migliori.

Partenza in salita e senza esclusione di colpi: con il Team Sky a controllare il ritmo si sono avvantaggiati sin da subito 44 corridori, tra cui i contendenti per la maglia a pois. Dopo qualche chilometro, però, Alberto Contador (Tinkoff) ha attaccato assieme al compagno Kiserlowski e ad Alejandro Valverde (Movistar), che ha trovato due compagni nel primo gruppo che hanno imposto un ritmo altissimo. A circa 1′ di distacco il Team Sky ha limitato i danni, perdendo però doversi vagoni del suo treno per tenere sotto controllo l’attacco dell’iberico e selezionando anche il gruppo principale. Contador, dopo essere rientrato sulla testa, non è riuscito a tenere il passo e si è prima staccato dai fuggitivi per poi essere riassorbito dal gruppo. 

Un volta concluso il Port de la Bonaigua la situazione si è stabilizzata, con gli inseguitori che non hanno lasciato spazio agli attaccanti tanto da costringere anche Alejandro Valverde a rialzarsi per consentire agli altri attaccanti di avere qualche possibilità di arrivare al traguardo. A questo punto, la fuga era composta da: Winner Anacona, Jesus Herrada (Movistar), Diego Rosa, Luis Leon Sanchez (Astana), Rafal Majka, Peter Sagan (Tinkoff), Alexis Vuillermoz (AG2R-LaMondiale), George Bennett (Lotto-Jumbo), Mathias Frank, Stef Clement, Jérôme Coppel (IAM), Natnael Berhane (Dimension Data), Tom Dumoulin (Giant), Thibaut Pinot (FDJ), Rui Costa, Tsgabu Grmay (Lampre-Merida), Thomas De Gendt, Tony Gallopin (Lotto-Soudal), Dani Navarro, Nicolas Edet (Cofidis).

A 100 chilometri dalla conclusione, quando anche il gruppo era tornato foltissimo, Alberto Contador ha sconvolto nuovamente il Tour salendo definitivamente in ammiraglia per ritirarsi, sofferente a causa della febbre. Un duro colpo per lui e per tutta la Grande Boucle che ha perso uno dei protagonisti più attesi della vigilia. Nel contempo, il vantaggio dei fuggitivi è salito fino a superare i 10 prima delle ultime tre salite di giornata.

Grmay e Coppel hanno provato a rompere gli indugi con grande anticipo, ma sono stati presto ripresi e in contropiede è partito De Gendt. Dopo una prima fiammata, anche il belga però è desistito ed è stato ripreso dal gruppetto dei fuggitivi, ridotto ad una decina di unità ma comprendente, ancora, Diego Rosa. Il gruppo si è assottigliato sotto il ritmo imposto da Mikel Landa, ma nessuno ha attaccato fino all’ascesa finale verso Andorre Arcalis nonostante la Côte de la Comella e il Col de Beixalis pochi chilometri prima.

Tra i fuggitivi ci sono stati diversi scatti e controscatti nel tratto in falsopiano precedente la salita con Tom Dumoulin che è riuscito a sorprendere tutti per attaccare la salita con margine puntando sulla regolarità e sul ritmo. Staccato, purtroppo, Diego Rosa, in cerca della miglior condizione. Alle sue spalle, hanno provato ad inseguire Majka e Rui Costa, che nella fase centrale della salita sono riusciti a riportarsi a 40” dall’olandese. 

Il Team Sky, in gruppo, non ha ritenuto opportuno cambiare il naturale svolgimento di gara: solito trenino per sfiancare gli avversari in vista dei chilometri finali dell’ascesa. A 6 chilometri dalla conclusione ha allungato Sergio Henao, proprio come ieri. Al colombiano ha risposto Dan Martin (Etixx-QuickStep), ma sullo scatto di Chris Froome (Team Sky) è riuscito a rispondere solo Nairo Quintana (Movistar), con Richie Porte (BMC) che si è accodato poco dopo riportando sotto tutto il gruppo dei migliori. Staccato Fabio Aru (Astana), sorretto però da un Vincenzo Nibali più brillante del proprio compagno sardo.

Sotto un violento acquazzone sono rimasti davanti solo Martin, Froome, Quintana, Porte, Romain Bardet (AG2R) e la maglia bianca di Adam Yates (Orica-BikeExchange). Sui rallentamenti, presenti anche Mollema (Trek-Segafredo) Valverde, Van Garderen (BMC), Meintjes (Lampre-Merida), Rodriguez (Katusha) ed Henao.

Dumoulin, bravissimo a gestirsi anche sotto la grandine, ha vinto con netto margine di vantaggio, precedendo sul traguardo Rui Costa e Majka, che ha trovato buoni punti per la classifica del Gpm andando ad appaiare Pinot al comando di questa classifica. L’olandese, con oggi, ha ottenuto almeno un successo di tappa in ogni grande giro. Rosa, il migliore degli italiani, si è ritrovato in salita per chiudere all’ottavo posto.

Nel gruppetto dei big, Adama Yates ha tagliato per primo il traguardo davanti a Froome e Quintana, sempre appaiati con il colombiano sempre passivo sulla ruota del britannico. Staccato, tra gli altri, anche Alejandro Valverde, mentre Fabio Aru ha pagato un minuto dai migliori scortato da un Nibali ottimo nel ruolo di appoggio fin sulla linea sul traguardo.

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gianluca.santo@oasport.it

Twitter: Santo_Gianluca

Foto: By bert de boer (IMG_9764) [CC BY 2.0], via Wikimedia Commons

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