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Tiro con l’arco, Olimpiadi Rio 2016 : gli azzurri ai raggi X

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La nazionale italiana di tiro con l’arco è pronta a partire alla volta di Rio de Janeiro, dove dal 5 agosto prossimo si terranno i Giochi Olimpici 2016.

Ecco quali sono i convocati azzurri, per la kermesse verdeoro:

 

Mauro Nespoli: classe 1987, il lombardo è il leader della squadra maschile di arco ricurvo. Per lui questa Olimpiade può rappresentare la consacrazione, magari anche a livello individuale

Marco Galiazzo: nato nel 1983 è uno dei decani assoluti della disciplina. Nel suo palmares vanta tre medaglie olimpiche, di cui due d’oro, fra cui tutti ricordano la “gemma” nel torneo individuale di Atene 2004 quando divenne campione a soli 21 anni. Il padovano è stato chiamato all’ultimo per la rassegna a Cinque Cerchi, in sostituzione di uno spento Frangilli, e potrebbe essere l’arma in più del gruppo azzurro anche se un po’ arrugginito.

David Pasqualucci: la carta d’identità dice 1996, praticamente vent’anni ancora da compiere. Vanta già un argento iridato a squadre, proprio con Nespoli e Frangilli l’anno scorso a Copenaghen, e la freschezza di chi vuole stupire con la sua positiva sfrontatezza.

Guendalina Sartori: venuta al mondo l’08/08/1988, la veneta è certamente il riferimento del comparto femminile. Alle Olimpiadi punterà certamente con le sue compagne sulla gara a squadre, ma non è detto che a livello di singolare non possa costituire un’interessante sorpresa da podio.

Claudia Mandia: nata nel 1992 in Campania l’arciera, sorella di Massimiliano Mandia, è stata brava a farsi trovare pronta nella scorsa stagione indoor iniziando al meglio il 2016 e guadagnandosi la convocazione in nazionale, anche e soprattutto grazie ad un Preolimpico ad Antalya dove ha tirato frecce in maniera splendida contribuendo alla qualificazione dell’intero trio femminile a Rio 2016.

Lucilla Boari: 19enne di Mantova, si è resa artefice di una crescita esponenziale nell’ultima stagione, salendo fino al n.24 del ranking mondiale. Malgrado la giovane età, possiede grande freddezza nei momenti delicati e la sua solidità di rendimento potrebbe rivelarsi cruciale per la prova a squadre.

Foto: FiTarco

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