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Ciclismo, Olimpiadi Rio 2016: tanti outsider nella prova in linea maschile

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Cinque uomini per squadra, un percorso aperto a tante soluzioni e pochi fari. Gli ingredienti perfetti per la corsa in linea maschile di ciclismo su strada alle Olimpiadi di Rio 2016, potenzialmente molto spettacolare. Dopo aver analizzato i favoriti, vediamo gli outsider per una prova che si annuncia apertissima.

Oltre Greg Van Avermaet, il Belgio può contare sulla forza d’urto di Philippe Gilbert e Tim Wellens. Il primo, pur nella fase calante della carriera, è stato tra i corridori più vincenti degli ultimi 10 anni per quanto riguarda le corse di un giorno. Il secondo deve ancora affermarsi ad alti livelli ma è un pedalatore eccezionale e in questo periodo dell’anno le sue prestazioni tendono ad essere elevatissime.

La Colombia si presenterà in Brasile con 5 potenziali punte: dalle certezze di Esteban Chaves, secondo al Giro, Sergio Henao e Rigoberto Uran, argento a Londra 2012, fino alla rivelazione Jarlinson Pantano, che ha preso il posto di Quintana, e l’astro nascente Miguel Angel Lopez. Posso regalare spettacolo in salita quanto in discesa e possono permettersi di correre senza gerarchie precise. Mine vaganti.

Forse più forte che mai la Gran Bretagna, che schiererà il primo e il quarto dell’ultimo tour de France, rispettivamente Chris Froome e Adam Yates. Froome ha dimostrato di non avere rivali in salita e limiti in discesa: l’unica incognita riguarda il comportamento in una corsa di un giorno, ultimo ostacolo in una carriera in continua crescita nonostante un palmares già ricchissimo.

Possiamo accomunare Italia e Spagna, che dovrebbero stringersi attorno ai capitani Nibali e Valverde. Oltre a loro, però, gli azzurri potranno contare su due atleti come Fabio Aru e Diego Rosa, mentre tra le Furie Rosse ci saranno Joaquim Rodriguez e Ion Izaguirre. Quattro atleti forti e che sanno vincere anche in situazioni di corsa particolari come saranno quelle olimpiche.

Fortissimo, sulla carta, anche il poker olandese. Nonostante i dubbi sulle condizioni fisiche di Dumoulin dopo il Tour, i tulipani possono contare anche su Wout Poels, Bauke Mollema e Steven Kruijswijk: tre ottimi scalatori che, partendo il secondo piano, potrebbero entrare in azioni interessanti anche dalla media distanza. In particolare Poels dopo aver vinto la Liegi in primavera ha mostrato un’ottima condizione al Tour. L’ultima squadra che può fare affidamento su un organico di questo livello è la Francia, con Romain Bardet e Julian Alaphilippe nel ruolo di capitani affiancati da Barguil e Vuillermoz.

I nomi interessanti non finiscono certo qui, con gli ex campioni del mondo Rui Costa e Michal Kwiatkowski che saranno le punte del Portogallo e della Polonia. Interessante anche la coppia Richie Porte-Rohan Denns in casa australiana mentre Cancellara e Albasini potrebbero provare a sorprendere tutti in maglia svizzera. Ultimi nomi quelli di Daniel Martin (Irlanda), Ramunas Navardauskas (Lituania) e Andrey Amador (Costa Rica). Da non sottovalutare, in ogni caso, ulteriori sorprese: la gara e il percorso, come detto, si prestano a soluzioni molto diverse.

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foto: ComettoBoschetti

gianluca.santo@oasport.it

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