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Roland Garros 2016: il profondo rosso del tennis italiano

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Le avvisaglie di un tracollo erano tante e ben evidenti, ma c’era pur sempre la speranza di giocare sull’amata terra rossa e quindi di uscire in qualche modo dalla crisi che sta colpendo il tennis italiano. Alla fine è andata anche peggio di quello che si poteva aspettare con un ecatombe impressionante al primo turno e le sole Camila Giorgi e Karin Knapp capaci di vincere qualche partita, con l’altoatesina unica ad approdare al terzo turno.

Doveva essere il Roland Garros del riscatto soprattutto per due giocatori in particolare: Fabio Fognini e Sara Errani. Probabilmente lo Slam francese non ha fatto altro che rendere ancora peggiore un momento di carriera davvero difficile per i due. Il ligure arrivava dalla deludente apparizione romana e come già accaduta al Foro Italico (quella volta Garcia Lopez) è stato uno spagnolo, Marcelo Granollers, a porre immediatamente fine alle ambizioni del nativo di Arma di Taggia. Anno davvero orribile per Fognini, che si è dovuta fermare anche per un infortunio agli addominali a febbraio, che certamente non ha agevolato la stagione del numero uno d’Italia. Uno stop che comunque non può essere una scusante per le disastrose prestazioni sulla terra rossa, che hanno portato Fabio addirittura a pensare ad una pausa dal mondo del tennis (“Magari mi fermo e salto anche Wimbledon”), anche perchè tra pochi giorni ci sarà il matrimonio con Flavia Pennetta.

La crisi di Sara Errani, invece, ha radici ancora più profonde e che cominciano addirittura dagli ultimi mesi dello scorso anno. La bolognese è ormai da troppo tempo la brutta copia della giocatrice capace proprio a Parigi di raggiungere una finale Slam. Un’involuzione nel gioco di Sarita, che forse si spiega con un calo fisico evidente: Errani ha sempre fatto della corsa e degli spostamenti un proprio punto di forza, ma si nota come ormai le gambe girino a vuoto e che anche la stessa giocatrice ormai non creda molto più in sè. Un calo fisico e soprattutto mentale, con le parole dell’azzurre al termine degli Australian Open che sono la perfetta spiegazione del momento: “Non mi diverto più, faccio solo fatica e non riesco a capire il perchè”.

Tornado al Roland Garros la crisi del tennis maschile italiano si può riassumere in un dato statistico davvero inquietante: un solo set vinto (quello da Thomas Fabbiano) in sei partite giocate al primo turno dagli azzurri. Di Fognini si è già parlato in abbondanza, ma non stanno meglio i vari Andreas Seppi, Paolo Lorenzi e Simone Bolelli. Il quarto di finale con l’Argentina in Coppa Davis si avvicina e la sensazione è quella che per l’Italia in questo momento sia davvero difficile pensare di poter battere i sudamericani, nonostante la possibilità di giocare in casa.

Passando alle ragazze non è andata certamente meglio a Roberta Vinci. Conquistata la Top Ten, sembra che la pugliese abbia staccato la spina e da quel momento si è vista una giocatrice scarica nella testa, nel fisico e nel gioco. Probabilmente Roberta ha bisogno di un periodo dove ricaricare la batterie, perchè tra poco ci sarà Wimbledon e si sa che l’erba è particolarmente amata dalla nativa di Taranto.

Francesca Schiavone sembra ormai sul finire di una straordinaria carriera, mentre Camila Giorgi si è fermata al secondo turno, demolita dall’olandese Kiki Bertens, sorprendente semifinalista del torneo francese. L’unica nota lieta è stato l’approdo al terzo turno di Karin Knapp, che grazie a questo risultato è rientrata tra le prime cento del mondo, iniziando la risalita in classifica, che deve portarla in breve tempo almeno all’interno della Top 50.

 

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andrea.ziglio@oasport.it

Foto pagina FB di Fabio Fognini

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