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Nuoto, Road to Rio2016: Cristina Chiuso: “Italia a una punta, Trials stellari!”

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Quattro Olimpiadi alle spalle, un presente da commentatrice Tv (su 65Sport ha appena raccontato il Mare Nostrum e si appresta a commentare per il terzo anno consecutivo la Coppa del Mondo di nuoto subito dopo Rio) e da Delegato Coni per il Lazio ma soprattutto da grande esperta di nuoto mondiale. Cristina Chiuso fa una panoramica a 360 gradi dello stato dell’arte a un mese e mezzo da Rio ma soprattutto alla vigilia del Sette Colli che definirà la Nazionale azzurra e dei Trials americani che comporranno quella statunitense.

Italia a quante punte in prospettiva Rio2016?

“Tempi alla mano l’unico pretendente all’oro è Gregorio, soprattutto dato che, anche se Sun ci ha abituato a qualsiasi cosa, presentarsi a un’Olimpiade senza aver mai nuotato durante l’anno un 1500 non è impresa semplice neanche per lui. Gabriele può sicuramente ambire ad un podio, probabilmente più nei 400 che nei 1500, dipenderà ancora sempre da cosa deciderà di fare Sun.

Diverso il discorso per Federica sui 200. E’ la più esperta del campo gara, anche se è l’unica che non ha mai nuotato 1.54 in tessuto, Sjostroem e Ledecky sembrano avere un altro passo, rimangono Mckeon e la seconda delle americane, che dovrebbe essere Franklin ma non è scontato data anche la ripresa di Allison Schmitt, comunque qualcuno in grado di nuotare sulla carta 1.54, come lo è Federica. Poi come sempre in gara tutti partono da zero. Luca Dotto si è migliorato molto nei 100 e ha preso nuova confidenza, ma la gara regina è sempre stata la più difficile da predire. Dopo la debacle di Londra di Magnussen dubito che Mc Evoy si farà prendere dalla pressione. Adrian ha nuotato 48.0 sotto carico per tutto l’anno, e i carichi degli americani nell’anno olimpico sono davvero impressionanti e poi c’è Ning il cinese, ma il campo dei pretendenti è ben più ampio di questi tre nomi.

I Trials americani sono alle porte. Quali sono le prospettive del nuoto statunitense e ci potrà essere qualche sorpresa?

“I Trials sono sempre stati la manifestazione più sorprendente al mondo! Pensate soltanto che la stessa Ledecky nel 2012 è stata una sorpresa anche per molti americani. Mi aspetto che facciano uscire più di qualche coniglio dal cilindro. Maya Dirado è attesa come una delle nuove grandi protagoniste con molte frecce al suo arco: 200 e 400 misti 200 delfino e 200 dorso. I nomi nuovi arriveranno dai 100 rana donne sicuramente, con l’inserimento di King, Meili, Hannis tra le pretendenti alla squadra olimpica e mi aspetto la crescita di qualche giovanissima. In campo maschile uno dei nomi nuovi potrebbe essere Haas nei 400 stile e Dressel per la velocità. Poi Phelps, Lochte, Ledecky, Adrian, due a scelta tra i tre dorsisti ( Murphy, Grevers e Plummer), Franklin, il rientro di Dana Vollmer….Ma i trials sono tutti da seguire con tanto di pop corn e bibita come al cinema e vale la pena qualche levataccia…”.

Proseguiamo il giro del mondo. L’Australia dei dorsisti stratosferici, delle Campbell, di McKeon e Horton, è pronta a vincere il medagliere del nuoto?

“L’Australia ha ricostruito uno squadrone. Domina la velocità femminile, ha inserito una bella freccia con McEvoy nei 100, poi c’è la coppia del dorso Seebhom – Larkin, ma anche Hocking, Horton nel mezzofondo, Groves nel delfino hanno una buona ranista nei 200 ma in campo maschile un bel buco. Sono cresciuti molto, ma con il rientro di Phelps e Ledecky pigliatutto gli Usa sono ancora in vantaggio”.

Stiamo nel campo delle sorprese, qualche nome nuovo già pronto a vincere per Rio?

“Prima dovrei vedere i trials per trovare tutti i nomi nuovi! Una delle gare più aperte sembra il 100 rana donne. Mentre attendiamo di capire se effettivamente Efimova sarà a Rio, è inserita nella squadra Russa ma c’è ancora un po’ di confusione in merito, Meilutyte ha dimostrato tutte le sue debolezze e negli States qualcosa si muove. Comunque ci sarà più di qualche giovane tra i pretendenti al podio come per esempio Oleksiak nel delfino donne, Prima dei trials 2012 nessuno avrebbe potuto ipotizzare la vittoria di Ledecky, quindi vi risponderò meglio dalla prossima settimana”.

E poi c’è la Cina, sospesa sempre fra misteri e sospetti che ad ogni grande manifestazione riesce a piazzare qualche zampata. Cosa ci dobbiamo aspettare in vista di Rio?

“La Cina è l’altra nazione che ha sempre sorpreso tutti negli anni olimpici, ha qualche giovane forte come nei 100 delfino sia uomini che donne, e per esempio, ha rinforzato tantissimo la 4×200 femminile. Purtroppo arrivano poche notizie dal fronte asiatico e non so quanto gli atleti potessero essere realmente in forma alle loro selezioni olimpiche. L’unico che ci fa sapere qualcosa è Sun e non ci è molto di aiuto!”.

Guardiamo oltre in casa azzurra. Dopo Rio inizierà (forse) il dopo Pellegrini. Che cosa ci dobbiamo aspettare in vista del prossimo quadriennio olimpico?

“Le mie previsioni non hanno una scadenza così lunga!!! Gregorio Paltrinieri, Gabriele Detti ma anche per esempio Luca Dotto e Marco Orsi hanno almeno un altro quadriennio di fronte. Ci sono giovani a cui va lasciato il tempo di crescere e Federica potrebbe rimanere per continuare a rafforzare le staffette, che potrebbero diventare, come lo sono state spesso in passato, il vero fulcro attorno al quale costruire un movimento. In fin dei conti la forza di un team non si misura dai risultati del singolo e, come spesso raccontano gli americani, le vittorie più belle sono quelle ottenute dando il tutto per tutto per la squadra”.

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