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Atletica, caso Schwazer: la IAAF respinge la richiesta di anticipo delle controanalisi

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Secondo quanto diffuso oggi dall’AGI, che cita a sua volta fonti qualificate, la Federazione Mondiale di Atletica Leggera (IAAF) ha respinto la richiesta avanzata dai legali di Alex Schwazer di anticipare la data delle controanalisi. Le analisi sul campione B saranno effettuate, come inizialmente previsto, martedì 5 luglio presso il laboratorio accreditato WADA di Colonia.

Al momento delle controanalisi sarà presente un perito della difesa del marciatore altoatesino. La sostanza non cambia: i tempi, con o senza anticipo delle controanalisi, sono in ogni caso stretti per qualunque progetto agonistico a breve-medio termine… L’istruttoria e il procedimento sportivo non potrebbero infatti chiudersi entro l’11 luglio, cioè quando da FIDAL dovrà comunicare al CIO gli atleti al via dei Giochi.

Domani intanto la difesa di Schwazer invierà alla IAAF la memoria difensiva che insisterà presumibilmente sulle incongruenze della tempistica delle varie operazioni senza mettere in discussione la validità del lavoro del laboratorio e la presenza del testosterone delle analisi. Nel frattempo, l’avvocato Gerhard Brandstaetter è stato affiancato da un collega specialista in diritto sportivo e vicende legate al doping.

Infine, emergono, secondo la tesi del collegio difensivo, ulteriori dettagli sia per quanto concerne l’anonimato della provetta sia per le “coordinate temporali” della brutta vicenda. Sul form (Chain of Custody Form) che accompagna la provetta incriminata, oltre ad essere riportata la scritta “Racines, Italia” (doveva essere indicata solo la Nazione di provenienza), è stato indicato che la persona testata è “un maschio e che gareggia su lunghe distanze, superiore a 3 chilometri”

C’è altresì l’anomalia, da attribuire alla IAAF, della comunicazione non tempestiva alla Federatletica Italiana della positività dell’atleta, il quale in questi giorni si sta ugualmente allenando in Alto Adige assieme al suo allenatore Sandro Donati. Il 13 maggio, il responsabile del laboratorio di Colonia, Wilhelm Schaenzer, ha comunicato al direttore antidoping della IAAF, Thomas Capdeville, la positività. Ma la notifica alla FIDAL è arrivata oltre un mese dopo, nel tardo pomeriggio del 21 giugno.

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giuseppe.urbano@oasport.it

Foto: Pier Colombo

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