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Atletica, Campionati Assoluti: superlativo Galvan, le conferme di Filippo Tortu ed Alessia Trost

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Analizziamo dunque i risultati della seconda giornata degli Assoluti di Rieti, differenziando specialità per specialità, in relazione al darsi agonistico sulla pista laziale.

UOMINI

100 m – Dopo uno squillante 10”34 (-1,1) in batteria Filippo Tortu si è laureato campione italiano in 10″32 precedendo Federico Catteneo 10″40 e Massimilano Ferraro in 10″44. Una vittoria annunciata quella di Tortu che a Rieti si è prontamente riconfermato in quest’occasione

400 m – Spettacolare, immenso Matteo Galvan! Il suo 45”12, nuovo primato nazionale, vale tantissimo, anche perché corso con vento contro nei primi 200 metri (decisivo) e sotto la pioggia. Forse il vicentino è entrato in una nuova fase della carriera, con la guida di Loren Seagrave. Lontanissimi gli altri, guidati dal costante Giuseppe Leonardi a 46”82, sul terzo gradino del podio Lorenzo Valentini con 46”90.

800 m – Poche sorprese anche nel doppio giro di pista con il successo tricolore firmato da Giordano Benedetti in 1’48″15 a precedere Gabriele Bizzotto distanziato di mezzo secondo (1’48″61) e Francesco Conti in 1’49″60 classe ’95.

5000 m – In una delle gare più impegnative e probanti dell’atletica leggera è il favorito Yassine Rachik a potersi fregiare del successo finale a questi Assoluti col crono di 14’11″24 battendo Marco Najibe Salami (14’12″28) e Marouane Nazine (14’12″78).

110 m hsHassane Fofana prende il comando già dal primo ostacolo e si riconferma campione nazionale con 13”62 (-1,2) precedendo Lorenzo Perini 13”84 ed Emanuele Abate che si limita ad un modestissimo 14”07. Il bresciano continua la sua crescita tecnica, soprattutto nel passaggio degli ostacoli.

Salto con l’astaVittoria di Giorgio Piantella con la misura di 5.35 metri a cui è bastato il tentativo pulito all’altezza citata per fare la differenza rispetto agli avversari. Piantella ha anche tentato i 5.40 e 5.55 senza però riuscire ad essere efficace nello svincolo. Alle spalle dell’astista citato troviamo Alessandro Sinno (5.30) che, dopo un percorso netto ai 5.20 e 5.30, ha provato direttamente i 5.40 senza però raggiungere l’obiettivo. Sul terzo gradino del podio, a quota 5.20 Luigi Robert Colella

Salto in lungoNuovo campione italiano in questa specialità Marcel Lamont Jacobs che grazie ai 7.89 metri raggiunti al primo salto ha messo in ghiaccio la sua vittoria finale. Dietro a Jacobs con 7.83 Kevin Ojiaku e 7.69 Emanuele Catania

Getto del peso18.78, al secondo lancio, è quanto basta a Sebastiano Bianchetti per conquistare il titolo tricolore precedendo Daniele Secci di un solo centimetro (18.77) in una gara tirata fino alla fine. Sul terzo gradino del podio con 16.68 troviamo Tommaso Parolo

Lancio del giavellotto – Una lotta sul filo dei centimetri regala il titolo a Norbert Bonvecchio, che si impone con 78,85. Roberto Bertolini, leader stagionale, è staccato di poco con 78,31, ma sarà lui a difendere i colori azzurri ad Amsterdam; terzo si piazza Antonio Fent con 76,35. Una competizione di buon livello, considerando il panorama tricolore.

Decathlon – Il grande favorito, Simone Cairoli, non tradisce pur con un risultato non eccelso: 7462 punti. Nessuna chance di qualifica per i campionati europei per il lombardo, mentre secondo è Jacopo Zanatta con 7147, a precedere Luca Dell’Acqua a 7138.

 

DONNE

100 mGloria Hooper mette le cose in chiaro subito in semifinale (11”58) per poi ripetersi in finale, andando a trionfare con un solido 11”38 davanti ad Irene Siragusa in 11″63 e ad Audrey Alloh (11″63).

400 m – Recita solitaria per un’ottima Libania Grenot che fa corsa di testa, ispirata forse dall’aver visto Galvan pochi istanti prima. La Panterita va ad imporsi con un ottimo 51”33, staccata ma ai suoi migliori livelli la seconda, Benedicta Chigbolu con 52”43, mentre Marta Milani è terza con il tempo di 53”13. In generale, buone notizie per la 4×400.

800 mSuccesso per Yus Caballero Santiusti in 2’04″99 davanti a Irene Baldessari e alla giovanissima Marta Zenoni, grande talento della nostra atletica, in 2’05″62

5000 mE’ Veronica Inglese a vincere nei 5 km su pista grazie al crono di 15’22″45 dominando la gara in lungo ed in largo e precedendo Silvia Oggioni (16’16″24) e Federica Dal Ri (16’21″32).

100 m hs – La vittoria, al fotofinish, arride a Giulia Pennella, grazie ad un crono di 13”52 (-1,2) precedendo Micol Cattaneo con lo stesso tempo; terza l’uscente Giulia Tessaro, che aveva impressionato di più in batteria, con 13”60.

Salto in alto  – Prova condizionata dal maltempo sul più bello che ha impedito grandi misure senza però privare della soddisfazione del titolo tricolore l’attesa Alessia Trost (1.94) capace di battere Erika Furlani ed Eleonora Omeregie (1.83) autrice della stessa misura col medesimo percorso.

Salto in lungo – La gara si accende improvvisamente all’ultimo salto, con Tania Vicenzino al comando con 6,36, ma prima Laura Strati, quindi Martina Lorenzetto, approfittando della diminuzione del vento contrario, piazzano un salto a 6,49; la vittoria va alla prima, grazie ad una miglior terza misura (!) visto che anche la seconda era identica… A Vicenzino non basta ripetere il 6,36 per tornare il testa, in una specialità che non vedrà nessuna azzurra ad Amsterdam.

Lancio del disco  – E’ sufficiente la misura di 56.95 a Stefania Strumillo per laurearsi campionessa d’Italia mettendosi alle spalle Valentina Aniballi (53.60) e Giada Andreutti (53.04).

Lancio del martello – Basta un modesto 62,31 alla ventitreenne Francesca Massobrio per conquistare il primo titolo assoluto in carriera; in seconda posizione Elisa Palmieri ferma a 62,13, mentre terza giunge Sara Fantini con 61,96

Lancio del giavellotto (Sara Jemai) – Si preannuncia un ritorno al successo di Zahra Bani, ancora in grado di lanciare a misure di valore per il panorama italiano, approfittando dello stop di Sara Jemai. Nella specialità va seguita Carolina Visca, allieva in enorme crescita, oltre alla under 23 Paola Padovan.

Eptathlon – Brava Federica Palumbo, giovane di Cerro Maggiore, che stabilisce nettamente il proprio personale nelle prove multiple, con 5252 punti, in una specialità con poche tradizioni nel nostro Paese. Il secondo posto è appannaggio di Eleonora Ferrero a quota 5003, sette punti in più di Sara Elena Bianchi Bazzi.

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