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Volley, Olimpiadi 2016 – Italia, un girone di ferro: fin dove possono arrivare le azzurre? L’analisi del cammino e gli incroci

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L’importanza del ranking mondiale si vede ogni quattro anni: quando vengono determinati i gironi delle Olimpiadi. Mai come questa volta la classifica internazionale ha penalizzato l’Italia che, relegata a un mesto ottavo posto (frutto di due Europei disastrosi e di una mancata partecipazione all’ultima Coppa del Mondo), si è ritrovata in un gruppo davvero di ferro.

La quarta qualificazione consecutiva ai quarti di finale, oltre i quali la nostra Nazionale di volley femminile non si è mai spinta, sembra davvero difficilissima da raggiungere. Le azzurre arriveranno a Rio a fari spenti, scenderanno in campo da outsider poco accreditata ma al Maracanazinho tutto può succedere.

La strada è però tutta in salita per le ragazze di coach Bonitta che dovranno sudare le fatidiche sette camicie se vorranno superare indenni la prima fase e non fare subito le valigie.

 

Nel nostro raggruppamento sono infatti presenti gli USA Campioni del Mondo in carica, la Cina fresca vincitrice della Coppa del Mondo, la bestia nera Olanda che ci ha sconfitto negli ultimi tre incontri e la sorprendente Serbia seconda in Coppa del Mondo. Solo un incontro sembra essere abbondantemente alla portata di Antonella Del Core e compagna: la sfida al modesto Porto Rico di Karina Ocasio che ha strappato l’ultimo pass nel torneo di ripescaggio.

L’Italia è obbligata a prendere tre punti contro le caraibiche (occhio comunque a non sottovalutarle perché sono comunque una buona squadra e perché siamo alle Olimpiadi, senza dimenticare quanto riuscirono a fare i maschi agli azzurri durante i Mondiali 2014) ma per entrare tra le magnifiche otto deve vincere almeno un’altra partita e, ovviamente, potrebbe non bastare.

La nostra Nazionale sembra ancora non essere all’altezza delle big del circuito dopo la rivoluzione che ci ha colpito durante l’ultima stagione, ma c’è tempo per migliorare prima del 6 agosto (data del debutto nel torneo, ma il calendario e tutti gli orari devono ancora essere svelati). Contro chi può vincere questa Italia? Contro chi può fare quei punti che ci spedirebbero in Paradiso?

 

Vero, l’Italia può fare punti contro tutti ma non partirà da favorita. Non partirà battuta, questo mai, ma dovrà davvero compiere un miracolo sportivo. Non impossibile ma molto difficile. Servirà una crescita ancora più incisiva delle giovani, una grande attenzione difensiva, un braccio più sciolto in attacco ma soprattutto più maturità nei momenti decisivi, una maggiore amalgama tra le giocatrici. Ingredienti che si spera possano essere raccolti durante l’estate e ben utilizzati da chef Bonitta.

L’Olanda ci ha rifilato un triplo 3-0 negli ultimi sette mesi ma contro Sloetjes e compagne si può provare il miracolo: bisognerà leggerle al meglio, provare a giocare un volley speculare al loro e curarle meglio. Gli USA sembrano davvero inarrivabili, Campioni del Mondo in carica, argento olimpico a Londra 2012, vincitori dell’ultimo Grand Prix e terzi in Coppa del Mondo: un colosso lanciatissimo, trascinato dalle ragazze che hanno vinto lo scudetto con Conegliano. Per sconfiggere le ragazze di Kiraly, in questo preciso momento, bisogna davvero fare l’impresa del secolo contro una squadra destinata a salire sul podio.

La Serbia sembra essere giocabile, nonostante dei muri granitici, ma negli appuntamenti più importanti si scalda e non è mai facile da affrontare. Qualificata grazie a uno stupendo secondo posto in Coppa del Mondo, si avvicinano comunque al nostro gioco e potrebbero soffrire i nostri attacchi.

Contro la Cina, il suo gioco veloce e le sue difese impossibili sembra invece difficile giocare: provare a fare punti lì sembra davvero molto, molto difficile. La voglia di podio olimpico è tantissima e sono una seria candidata per le medaglie.

 

Emerge comunque l’eccessivo squilibrio tra i due gironi. Nella Pool A, infatti, Argentina e Camerun avranno poche possibilità di passare il turno e dunque i quarti di finale sembrano già essere garantiti per Brasile, Russia, Giappone e Corea del Sud.

L’Italia, se dovesse passare il turno, si prepara così a una sfida da urlo ai quarti di finale, probabilmente contro o le Campionesse Olimpiche in carica (e padrone di casa) oppure contro le Campionesse d’Europa che rivogliono la medaglia a cinque cerchi.

Meglio non spingersi troppo oltre con i sogni ma l’appetito vien mangiando. Contro le russe ci sono speranze, soprattutto in partita secca, mentre contro le verdeoro e il pubblico nemico del Maracanazinho ci sarà una montagna da scalare, a meno che non si chieda alla Generazione dei Fenomeni…

 

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