Seguici su

Ciclismo

Giro d’Italia 2016: Trentin, colpo grosso a Pinerolo! Moser secondo, i big si controllano

Pubblicato

il

Matteo Trentin è un corridore vero. Rimonta e volata vincente, l’esultanza cominciata a 50 metri dal traguardo dopo aver superato Moreno Moser e Gianluca Brambilla che avevano attaccato ad una ventina di chilometri dalla conclusione sul Pra Martino, punto di maggiore interesse nella 18esima tappa del Giro d’Italia 2016 da Muggiò a Pinerolo. Per i big della classifica una giornata di studio e parziale riposo salvo qualche scaramuccia nel finale che però non ha inciso sulla classifica generale.

Giornata caratterizzata dalla fuga, partita sin dalle prime fasi di corsa: Axel Domont (Ag2r La Mondiale), Davide Malacarne (Astana), Stefan Kung e Daniel Oss (BMC), Moreno Moser e Ramunas Navardauskas (Cannondale), Gianluca Brambilla e Matteo Trentin (Etixx QuickStep), Olivier Le Gac (FDJ), Evgeny Solomennikov (Gazprom Colnago), Roger Kluge (IAM), Sacha Modolo e Matej Mohoric (Lampre-Merida), Pim Ligthart (Lotto Soudal), Genki Yamamoto e Gianfranco Zilioli (Nippo Fantini), Nikias Arndt e Albert Timmer (Giant Alpecin), Christian Knees (Sky), Pavel Brutt, Jay McCarthy e Ivan Rovny (Tinkoff), Julen Amezqueta e Matteo Busato (Wilier Southeast).

Il gruppo ha lasciato fare e il vantaggio è sempre stato nell’ordine dei 10-13′, con la LottoNL-Jumbo a gestire la corsa in vista della movimentata fase finale di corsa. Al primo passaggio sullo strappo di San Maurizio il gruppo degli attaccanti si è ridotto, ma è stato sulle prime rampe del Pra Martino che Moreno Moser e Gianluca Brambilla hanno fatto la differenza involandosi in solitaria verso la vetta, posta a 20 chilometri dal traguardo, mentre alle loro spalle teneva duro il tedesco Nikias Arndt, staccato di una ventina di secondi.

Anche il gruppo si è selezionato e ha affrontato la salito composto da una trentina di unità, sempre condotto dalla squadra del leader. Tra i big nessuno ha provato a scattare, complice anche un’ottima andatura imposta dall’azzurro Enrico Battaglin per il suo capitano, sempre coperto e a ruota.

Tra la cima della salita e la discesa anche Rovny, Modolo e Trentin si sono riportati su Arndt: Trentin, con il compagno davanti, non ha mai concesso cambi per provare a giocarsi eventualmente le sue carte sullo strappo o in volata. Sul breve San Maurizio i due si sono attaccati a più ripresi con un Brambilla più volitivo ma Moser incollato alla sua ruota fino allo scollinamento. 

Alle loro spalle Matteo Trentin si è lanciato in un inseguimento che sembrava disperato, riportandosi sulla testa della corsa a 2300 metri dalla conclusione e superando a velocità doppia la coppia di attaccanti per andare a regalare la vittoria alla Etixx-QuickStep. Secondo Moser, che ha tirato nell’ultimo chilometro, e terzo Brambilla che ha compiuto un ottimo lavoro da stopper per favorire proprio Trentin. Per lui primo successo da professionista in Italia, arrivato anche a spazzare via i dubbi dopo l’ennesima stagione delle Classiche vissuta all’ombra dei capitano. Il ragazzo i numeri li ha e quando ha la possibilità lo fa vedere. Quarta posizione per Modolo davanti ad Arndt e Rovny.

Il gruppetto dei migliori, circa 15 rimasti con la maglia rosa, è stato regolato da Alejandro Valverde ad oltre 13′ di distacco.

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

gianluca.santo@oasport.it

Twitter: Santo_Gianluca

Foto: By Geof Sheppard (Own work) [CC BY-SA 3.0 or GFDL], via Wikimedia Commons

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *