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Canoa velocità: i bielorussi si allenano in Francia, presi dall’antidoping

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In prima posizione nel medagliere dei Campionati Mondiali di canoa velocità 2015, la nazionale della Bielorussia rischia seriamente di trovarsi decimata in occasione dei Giochi Olimpici di Rio 2016. La squadra dell’Europa Orientale, infatti, si è allenata nei mesi di marzo ed aprile nelle acque francesi di Temple-sur-Lo, sulle rive della Garonna, occasione nella quale l’Agenzia Francese Antidoping (AFLD) ha effettuato diversi test antidoping.

Secondo le autorità francesi e come riportato dal quotidiano Le Monde, otto test sarebbero stati effettuati il 26 marzo, con quattro di questi che sarebbero risultati positivi al meldonium. L’AFLD, a quel punto, ha deciso di prelevare ulteriori campioni e di mettere in atto una perquisizione il 12 aprile: dei diciassette campioni analizzati, solamente uno è risultato positivo al meldonium, ma allo stesso tempo gli atleti sono risultati in possesso di numerose altre sostanze antidoping, alcune delle quali “pesanti”. Interrogati dalla polizia francese, molti atleti hanno ammesso l’uso dei prodotti vietati.

Tra gli sportivi trovati positivi al meldonium, ci sono anche i nomi di due vere e proprie stelle della canoa velocità. Si tratta dei fratelli Andrėj ed Aljaksandr Bahdanovič, campioni olimpici a Pechino 2008 e medagliati d’argento a Londra 2012, nonché più volte medagliati a Mondiali ed Europei e primi ai Giochi Europei di Baku 2015. Altri atleti, pur avendo ammesso l’uso di sostanze dopanti, hanno recentemente partecipato alla Coppa del Mondo di Duisburg (21-22 maggio).

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Immagine: FISU

giulio.chinappi@oasport.it

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