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Golf, Spieth non doma la pressione. L’Augusta Masters 2016 è di Danny Willett

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L’Augusta Masters 2016 (montepremi $10,000,000) termina con un inatteso colpo di scena. Per il terzo round consecutivo l’americano Jordan Spieth non riesce a concludere con un punteggio sotto il par, finendo in un incubo tra la buca 10 e la 12. Troppa la pressione sulle spalle del vincitore dell’edizione 2015, che non ha retto il peso dell’eventuale bis, chiudendo con un +1 che ha aperto le porte agli inseguitori.

Ne ha approfittato a dovere l’inglese Danny Willett, strepitoso nel quarto ed ultimo giro con un formidabile -5, frutto di un percorso pulito, senza macchie, decorato da 5 birdie. Il 28enne di Sheffield, da poco papà, ha indossato così la giacca verde, simbolo dei vincitori del primo Major stagionale, aggiudicandosi il suo quinto torneo da professionista dinanzi proprio a Spieth ed al connazionale Lee Westwood. Per Willett un complessivo -5, dovuto ai 283 colpi scoccati nelle quattro giornate, utile a terminare dinanzi alla coppia inseguitrice, staccata di 3 lunghezze.

Ai piedi del podio un trio composto dall’inglese Paul Casey (-1 complessivo, -5 di giornata), e dagli americani J.B. Holmes (-1, -4) e Dustin Johnson (-1, -1), poi ancora Inghilterra con Matthew Fitzpatrick (par, -5), uno dei migliori della quarta tornata. Soltanto decima posizione per il nordirlandese Rory McIlroy, che non riesce ad andare oltre un discreto -1.

Willett è il secondo inglese a trionfare all’Augusta Masters dopo Nick Faldo, ed il primo europeo a riportare il trofeo nel vecchio continente dopo lo spagnolo Josè Maria Olazabal che si aggiudicò il Major per la seconda volta nel 1999.

Foto: Valerio Origo

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ciro.salvini@oasport.it

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