Seguici su

Ciclismo

Giro d’Italia 2016: le 21 tappe ai raggi X e le stellette di difficoltà

Pubblicato

il

Venerdì 6 maggio prenderà il via da Apeldoorn, in Olanda, la 99esima edizione del Giro d’Italia. Ventuno tappe che condurranno la carovana rosa dall’Olanda fino a Torino, dove si concluderà la corsa. Andiamo a vedere, con le stellette, tutte le difficoltà del Giro d’Italia.

6 maggio, prima tappa: Apeldoorn – Apeldoorn, 9,8 km, cronometro individuale ***
Una crono individuale per aprire la gara. Totalmente pianeggiante, le difficoltà arriveranno dalle curve e dalla sede stradale.

7 maggio, seconda tappa: Arnhem – Nijmegen, 190 km *
Una giornata dedicata ai velocisti. Difficoltà praticamente inesistenti.

8 maggio, terza tappa: Nijmegen – Arnhem, 190 km *
Di fatto la fotocopia della seconda tappa. Attesa la volatona finale senza possibilità di mescolare le carte in tavola.

Riposo

10 maggio, quarta tappa: Catanzaro – Praia a Mare, 200 km ***
Si arriva in Italia, subito una frazione mossa con due Gpm nella fase centrale e un finale molto movimentato per uomini da Classiche.

11 maggio, quinta tappa: Praia a Mare – Benevento, 233 km **
La grande difficoltà sarà la distanza. Per il resto tipica tappa mossa da Giro ma potrebbe concludersi semplicemente in volata anche se alcuni velocisti potrebbero staccarsi.

12 maggio, sesta tappa: Ponte – Roccaraso, 157 km ***
Primo arrivo in salita della corsa rosa su un Gpm di seconda categoria. Tappa breve ma insidiosa, l’ascesa finale presenta pendenza del 6-7% con l’ultimo chilometro tutto all’8. Il primo banco di prova per i big.

13 maggio, settima tappa: Sulmona – Foligno, 211 km **
Il valico della Somma a 40 dal traguardo potrebbe fare male ma i velocisti non possono farsi sfuggire quest’occasione per giocarsi un successo di tappa.

14 maggio, ottava tappa: Foligno – Arezzo, 186 km ***
Una delle tappe più difficili della prima parte del Giro. Torna lo sterrato sulla salita finale posta a 19 chilometri dal traguardo. Ultimo km insidioso con uno strappetto nella prima parte e un continuo falsopiano fino al traguardo nella seconda.

15 maggio, nona tappa: Chianti Classico Stage, 40.4 km, cronometro individuale *****
Una cronometro classica, da grande giro. Quaranta chilometri mossi alla vigilia del giorno di riposo che daranno un inevitabile scossone alla classifica generale.

Riposo

17 maggio, decima tappa: Campi Bisenzio – Sestola, 219 km ***
Secondo arrivo in salita. Gli ultimi chilometri non sono difficilissimi ma poco prima l’ascesa di Monte Falco presenta pendenze del 9% di media negli ultimi 4 km. Giornata fondamentale per entrare bene nella seconda metà di Giro.

18 maggio, undicesima tappa: Modena – Asolo, 227 km **
Finale insidioso. La Forcella Mostaccin presenta pendenze superiori al 10% e i 20 chilometri che dividono la vetta dal traguardo non concedono respiro.

19 maggio, dodicesima tappa: Noale – Bibione 182 km *
Frazione priva di salite. Sarà senz’ombra di dubbio volata.

20 maggio, tredicesima tappa: Palmanova – Cividale del Friuli, 170 km ****
Primo tappone, pur senza arrivo in salita. Montemaggiore e Crai per scaldare la gamba nella prima fase di corsa, poi nella seconda Cima Porzus (8 chilometri al 9% con massime al 16) a 32 dal traguardo e la salita di Valle (6 km all’8%). Dalla cima al traguardo 14 chilometri, 7 in pianura.

21 maggio, quattordicesima tappa: Alpago-Corvara, 210 km *****
Classico tappone dolomitico con 6 Gpm. Il primo è il Pordoi, il penultimo il Giau. L’ascesa finale la Valparola, 11 km con pendenze che si mantengono al 6%. Ideali per fare la differenza dopo una tappa di questo tipo. Poi discesa e arrivo.  

22 maggio, quindicesima tappa: Castelrotto – Alpe di Siusi, 10,8 km, cronometro individuale ****
Una cronoscalata vera. Pendenze costanti sull’8-9% per tutta la durata della prova che potrebbe dare un altro scossone alla classifica.

Riposo

24 maggio, sedicesima tappa: Bressanone – Andalo, 133 km ***
Tappa breve con due salite lunghe e una, l’ultima, più corta. Difficile fare la differenza per la classifica ma venendo dal giorno di riposo qualcuno potrebbe fare saltare il banco.

25 maggio, diciassettesima tappa: Molveno – Cassano d’Adda, 196 km *
Tornano in scena anche i velocisti, che in questo Giro non avranno molte possibilità. Anche per questo, difficile possa scappare la fuga.

26 maggio, diciottesima tappa: Muggiò – Pinerolo, 244 km ***
Giornata lunghissima con il Pramartino nel finale. Con i velocisti che sembrano tagliati fuori, potrebbe andare la fuga della mattina ma ci sarà comunque tanto da faticare.

27 maggio, diciannovesima tappa: Pinerolo – Risoul, 162 km ****
Il Colle dell’Agnello, Cima Coppi del Giro, è posto a 60 dalla conclusione e gli ultimi chilometri sono costantemente al 9% di ppendenza. Discesa e poi Risoul: 12 chilometri con pendenze che salgono dal 6% della rima parte all’8 dell’ultima.

28 maggio, ventesima tappa: Guillestre – Sant’Anna di Vinadio, 134 km *****
Col de Vars, Col de la Bonette e Colle della Lombarda, tutte di prima categoria, anticipano il finale a Sant’Anna. Gli ultimi due chilometri sfiorano sempre il 10% di pendenza ma la corsa potrebbe esplodere già prima sul Colle della Lombarda.

29 maggio, ventunesima tappa: Cuneo – Torino, 163 km **
Passerella finale con circuito, ma attenzione: c’è uno strappo che potrebbe favorire eventuali attaccanti per scongiurare la volata.

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

gianluca.santo@oasport.it

Twitter: Santo_Gianluca

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *