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Atletica, Campionati Italiani indoor 2016: Tamberi e Trost le stelle. Gli azzurri cercano il pass iridato

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Gianmarco Tamberi

SETTORE MASCHILE (Tra parentesi il campione in carica)

60m (Delmas Obou)- Fabio Cerutti, torinese, è stato il migliore quest’anno con 6”66, ad un solo centesimo dal minimo per Portland, cercherà quindi di limare il tempo del mese scorso. Il secondo della lista è Michael Tumi, primatista italiano, che ha corso in 6”69; una volta lasciatosi alle spalle i vari problemi fisici è anch’egli in grado di scendere sotto i 6”65. Una bella lotta che vedrà come terzi incomodi Lorenzo Bilotti e Federico Raguni; non sarà invece ai blocchi di partenza la giovane rivelazione Nicholas Artuso.

400m (Matteo Galvan)- Il campione in carica appare chiaramente in grado di fare il bis, nonostante non sia ancora sceso sotto i 47” netti nel 2016; tuttavia limare 3 decimi per raggiungere i mondiali non sarà semplice. La generazione di quattrocentisti che qualche anno fa si rivelò a livello junior si è purtroppo fermata a quei tempi cronometrici, Michele Tricca proverà ad impensierire il vicentino, mentre l’under 20 Vladimir Aceti sarà interessante da valutare in un simile contesto.

800m (Joao C. Bussotti Neves)- Non è presente il più veloce di stagione, Jacopo Lahbi; dovrebbe invece essere al via Bussotti che non si è praticamente cimentato sulla distanza quest’anno. L’alfiere dell’esercito è dotato di un ottimo spunto finale e potrà farlo valere contro Gabriele Bizzotto, Lorenzo Pilati e il resto dei fondisti veloci alla partenza.

1500m (Joao C. Bussotti Neves)- Joao Bussotti appare ancora più solido sui 1500, ma dovrà fare attenzione a Mohad Abdikadar Sheik Ali, al top italiano nella stagione indoor, a Soufiane El Kabbouri e al diciannovenne Yassin Bouih. Una gara eccessivamente tattica metterebbe nella posizione migliore il tricolore uscente.

3000m (Said El Otmani)- Il vincitore del 2015 è stato nettamente il più veloce in Italia quest’anno, tanto da sfiorare il minimo per Portland; difficile prevedere che lo stesso venga raggiunto in una competizione con il titolo in palio, tuttavia bene ha fatto El Otmani a fare esperienza in meeting esteri. E’ il logico favorito per il bis, i suoi concorrenti principali saranno Marouan Razine, Yassine Rachik e il siepista Patrick Nasti. Attenzione anche al trentenne Marco Najibe Salami, sempre pericoloso.

60m hs (Hassane Fofana)- Si profila una bella lotta tra il lombardo Lorenzo Perini, leader stagionale, Hassane Fofana, difendente e Simone Poccia, sceso a 7”85 quest’anno. Buone notizie riguardano il rientro del primatista italiano dei 110hs Emanuele Abate, dopo un lungo stop; peccato per la prolungata assenza del forte Paolo Dal Molin.

Salto in alto (Silvano Chesani)- La gara delle gare, con una cifra tecnica spaventosa ed inusuale, purtroppo, per la recente atletica italiana, basti pensare che i 2,29 con i quali lo scorso anno si vinse potrebbero essere superati facilmente. Il leader mondiale stagionale con 2,38, Gianmarco Tamberi, non potrà sfidare Marco Fassinotti, in recupero da un fastidio al piede di stacco. Il trentino Chesani già salito a 2,30 appare in forte recupero e potrebbe aggiungere qualche centimetro allo stagionale, misura che varrebbe una gran bella piazza a Portland, non fosse che il limite di due atleti per nazionale lo privi dell’opportunità. Non è finita qui, dietro i 3 moschettieri, Stefano Sottile vuole migliorare il proprio 2,22 e stiamo parlando del campione del mondo allievi, Andrea Lemmi è tornato ad un solido 2,24; insomma possiamo dirlo, una competizione di livello eccelso.

Salto con l’asta (Marco Boni)- Purtroppo la differenza a livello qualitativo con l’altro salto in altezza è evidente. Si presenta coi favori del pronostico Alessandro Sinno, 5,45 quest’anno, sfidato dal “vecchio” cavallo di razza Giorgio Piantella e dall’uscente Marco Boni. Obiettivo valicare i 5,50 per il vincitore.

Salto in lungo (Emanuele Catania)- Interessante la sfida nel lungo uomini; Stefano Tremigliozzi ha già avvicinato gli 8 metri quest’anno, in apertura di stagione, a seguirlo Gabriele Chilà rivelatosi la settimana scorsa a Padova; attualmente risulta iscritto anche lui alla competizione. Poi Alessio Guarini, Camillo Kaborè e altri; purtroppo niente tricolori per  Andrew Howe, dopo l’apertura a 7,54 a Goteborg, un fastidio al tallone destro gli impedisce il viaggio ad Ancona.

Salto triplo (Fabrizio Schembri)- Fabrizio Donato, a quasi 40 anni, è ancora il numero uno nel nostro Paese e può ambire ai mondiali qualora migliorasse il suo 16,71 di miglior misura corrente; a sfidarlo, annunciato il rientro di Fabrizio Schembri, che cercherà la zampata di classe. Il resto del campo partenti non dispone di credenziali esaltanti, Daniele Cavazzani e Simone Forte dovrebbero tuttavia superare tranquillamente i 16 metri e giocarsi il podio.

Getto del peso (Daniele Secci)- Dopo anni di stallo si potrà assistere ad una gara di buon livello. Il detentore del titolo sarà messo alla prova dal giovane Sebastiano Bianchetti, arrivato a 19,40 quest’anno. Allo stato delle cose i 20 metri sono ancora lontani, ma la competizione interna farà bene ad entrambi, il resto dei partecipanti è lontano almeno un metro e mezzo dai favoriti.

5000m marcia (Leonardo Dei Tos)- Solamente sei atleti al via nella specialità del tacco e punta con Dei Tos il più qualificato per succedere a se stesso e la promessa Gianluca Picchiottino accreditato per finirgli direttamente alle spalle.

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gianluca.pessoni@oasport.it

Foto: Pagina FB Giulia Pennella

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