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Atletica, Silvia Salis: “In 15 anni di carriera mi son sempre battuta contro il doping”

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L’autentico tsunami che ha travolto l’atletica italiana con i deferimenti di 26 azzurri e le richieste di squalifica di 2 anni da parte della Procura Antidoping della Nado-Italia (clicca qui per saperne di più), a seguito dell’indagine denominata ‘Olimpia’ e condotta dai Nas-Ros dei carabinieri di Trento, ha portato a delle reazioni immediate. Una di queste è di Silvia Salis, lanciatrice del martello e inserita nella lista dei deferiti, che ha chiarito la sua posizione, come riportato dall’ANSA: “Quella di cui vengo accusata non è una vicenda di doping, ma di problemi di ricezione della reperibilità da parte del sistema “Wherabout”, con il quale il Coni monitora lo spostamento di ogni atleta – dichiara la Salis – “Chi mi conosce sa che in 15 anni di carriera mi son sempre battuta contro il doping. Per quello che riguarda l’accusa, l’unica cosa che mi sento di dire è che il sistema aveva falle tecniche”.

L’elenco dei deferiti:

Roberto Bertolini; Migidio Bourifa; Filippo Campioli; Simone Collio; Roberto Donati; Fabrizio Donato; Giovanni Faloci; Matteo Galvan; Giuseppe Gibilisco; Daniele Greco; Andrew Howe; Anna Incerti; Andrea Lalli; Stefano La Rosa; Claudio Licciardello; Daniele Meucci; Christian Obrist; Ruggero Pertile; Jacques Riparelli; Silvia Salis; Fabrizio Schembri; Daniele Secci; Daddour Slimani; Gianluca Tamberi; Marco Vistalli; Silvia Weissteiner.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Immagine: pagina FB Silvia Salis

twitter: Giandomatrix

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