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MotoGP, GP Malesia 2015: I big della classe regina pronti a dare spettacolo anche a Sepang

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Il Gran Premio d’Australia andato in archivio appena tre giorni fa è entrato di prepotenza nella lista dei più adrenalinici della storia del Campionato del Mondo. La vittoria-thriller di Phillip Island è andata al virtualmente ex campione in carica Marc Marquez, che ha raggiunto quota 50 successi in carriera grazie ad un ultimo giro da record. Jorge Lorenzo è riuscito a rosicchiare sette punti in classifica al suo compagno di squadra e leader del campionato Valentino Rossi, con Andrea Iannone tornato a riabbracciare il podio dopo più di quattro mesi. Detto così, sembra tutto “normale”, in realtà per dare un’idea migliore dello spettacolo sciorinato, si segnalano i 52 sorpassi in cui si sono esibiti i quattro fantastici funamboli…!

Con l’Australia ormai alle spalle, piloti e team si stanno dirigendo in queste ore verso il terzo ed ultimo round del trittico del Pacifico, che li vedrà impegnati in Malesia, sul Sepang International Circuit, per il penultimo appuntamento della stagione 2015. Il Gran Premio della Malesia è in calendario dal 1991, e dal suo esordio fino al 1997 si è svolto sul tracciato di Shah Alam; dopo l’isolata parentesi del 1998, a Johor, si è trasferito (dal 1999 fino ad oggi) a Sepang. Fin dal ‘99, il circuito che sorge 50 km a sud della capitale Kuala Lumpur, nel distretto di Sepang dello stato del Selangor, è stato sempre considerato un modello di riferimento per le nuove piste, grazie alla creazione di tribune amplissime e funzionali e ad aree di servizio/svago (box, sale stampa, negozi, ecc.) di prima qualità. Tuttavia, a sedici anni dall’inaugurazione, non ha mai beneficiato di ristrutturazioni, perdendo buona parte del fascino e facendo sollevare le critiche degli addetti ai lavori.

Il circuito, uno dei più lunghi della MotoGP, si sviluppa per 5.543 metri e si caratterizza per le curve (quindici in totale, di cui una decina abbastanza rapide) molto pronunciate e i due lunghi rettilinei molto larghi, uniti tra di loro da un tornante molto lento che favorisce le azioni di sorpasso. I venti giri previsti per la classe regina vedranno, come da tradizione, elevate velocità di punta, staccate perennemente al limite e spettacolari infilate all’altezza delle curve lente o del suddetto tornante di raccordo tra i due rettifili. Il caldo intenso, gli alti indici di umidità, i preventivabili acquazzoni tropicali non faranno altro che aggiungere pepe ad una minestra che già si pre-gusta molto molto saporita…

I piloti con il maggior numero di vittorie a Sepang sono Valentino Rossi con 7, seguito da Max Biaggi e Mick Doohan, fermi a quota 5. Casey Stoner e Loris Capirossi sono riusciti invece gli unici che hanno trionfato qui in tutte e tre le classi. Tra le case costruttrici il record di vittorie è appannaggio della Honda; la Casa dell’Ala vanta 5 vittorie nella classe regina a Sepang, ma il dato indicativo è che nelle ultime tre edizioni ha fatto en plein. Notizia, questa, interessante anche per Dani Pedrosa che, dopo aver vinto nel 2012 e 2013, l’anno scorso è stato costretto al ritiro. Ma è il curriculum del Dottore a destare davvero impressione: il pilota di Tavullia ha vinto 6 volte nella sola classe regina (l’ultima però nel 2010). Lorenzo è sempre salito sul podio nelle ultime quattro edizioni, anche se non vince dal 2006 quando militava nella classe 250cc.

Lo scorso anno Marquez vinse davanti a Rossi, con Lorenzo a completare il podio; lo stesso risultato farebbe arrivare il pesarese a Valencia con un vantaggio di 15 punti. Vale potrebbe anche essere incoronato Campione in Malesia, se rifila 15 o più punti a Jorge, ovvero: con Rossi primo e Lorenzo sesto, o Rossi secondo e Lorenzo fuori dalla top ten.

Casa Ducati, in chiusura. Andrea Iannone non ha ancora ottenuto punti a Sepang in MotoGP, causa ritiro nel 2013 e assenza forzata per infortunio nel 2014. Il pilota di Vasto è però già salito sul podio in Malesia, quando arrivò terzo in Moto2 nel 2010. Dopo l’esaltante terzo posto di Phillip Island, l’abruzzese ha ora un vantaggio di 23 punti su Pedrosa nella generale, ed avrà due gare a disposizione per confermarsi la quarta forza del Campionato. Sensazioni diametralmente opposte per l’altro ducatista “titolare”, Andrea Dovizioso; il tredicesimo posto in Australia è stato il peggior risultato stagionale per il forlivese, che ormai è sprofondato al settimo posto in classifica. L’anno scorso ha chiuso in ottava posizione, ma è già salito sul podio malese della classe regina in due occasioni: secondo nel 2008 e terzo nel 2010.

Il Gran Premio della Malesia di Sepang è stata la gara decisiva per il Campionato MotoGP in quattro occasioni: nel 2003, 2005 e 2009 fu Valentino Rossi a conquistare il titolo iridato, nel 2010 Jorge Lorenzo. Vi viene per puro caso in mente un’analogia con una situazione molto attuale…?!

 

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giuseppe.urbano@oasport.it

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