Seguici su

Ciclismo

Vuelta a España 2015: Rodriguez spettro per Aru. E quanto può guadagnare Dumoulin a cronometro?

Pubblicato

il

Si è complicata maledettamente la rincorsa alla Vuelta a España 2015 di Fabio Aru. Il sardo, come vedremo a breve, non è più il favorito di una corsa che si deciderà presumibilmente nel tappone odierno e nella cronometro di Burgos in programma mercoledì. A seguire non vi saranno più arrivi in salita, con la sola frazione di sabato a Cercedilla che offre 4 GPM di prima categoria, anche se non durissimi. Insomma, ci si giocherà la maglia roja in due giorni.

Aru in questo momento vede dinanzi a sé due fantasmi: Joaquim Rodriguez in montagna e Tom Dumoulin a cronometro. L’iberico ieri ha mostrato di avere qualcosa in più del capitano dell’Astana su un certo tipo di ascesa. E’ ormai chiaro come Aru sia uno scalatore atipico, a proprio agio quando la pendenza si aggira tra il 7 ed il 9%, ma in difficoltà quando supera abbondantemente il 10%. L’azzurro è agile, ma non esplosivo per rendere al massimo sui ‘muri’. Un corridore che, per caratteristiche, sembra adattarsi meglio ai rilievi del Tour de France, piuttosto che a quelli del Giro d’Italia o della Vuelta. Ecco perché anche nella tappa di oggi la sensazione è che Rodriguez partirà con la concreta possibilità di guadagnare ulteriore terreno. Dopo aver scalato ben 6 colli, i ciclisti affronteranno il terribile Alto Ermita de Alba, quasi 7 km all’11,2% di pendenza media, con punte del 30% negli ultimi 600 metri! Insomma, una salita perfetta per le doti di scattista del capitano della Katusha, mai così vicino alla conquista di un Grande Giro nella sua carriera. Lo spagnolo ci crede, come ha rivelato a Marca.com: “Il secondo di distacco da Aru non conta. La cosa importante è che le sensazioni siano molto buone…“. Aru, dunque, dovrà provare a limitare i danni, possibilmente entro i 30 secondi, per poi giocarsi le sue chance a cronometro, dove sulla carta potrebbe guadagnare qualcosa sul catalano.

Proprio la prova contro il tempo di mercoledì, lunga 38,7 km, rappresenta un altro pericolo per il 25enne del Bel Paese. “Fabio è ossessionato da Dumoulin, sa che deve guadagnare tempo su di lui in vista della cronometro“, ha dichiarato il ds dell’Astana Giuseppe Martinelli. L’olandese, al momento, occupa la quarta piazza a 1’25” dalla vetta. Oggi, presumibilmente, perderà altro terreno, ma se dovesse riuscire a difendersi e contenere il gap entro i 3 minuti, davvero potrebbe far saltare il banco a Burgos. Stiamo parlando infatti di uno dei migliori cronomen al mondo, al livello dei vari Tony Martin, Fabian Cancellara o Adriano Malori. Su un tracciato senza grandi insidie altimetriche, potrebbe guadagnare 4-5 secondi al chilometro su Aru e Rodriguez, Ovvero anche più di 3 minuti! Ne è consapevole lo stesso Rodriguez, come ha confidato sempre a Marca: “Dumoulin sa che su di noi può guadagnare circa 2 minuti e mezzo, ma anche 3“.

Insomma, la sensazione è che Aru dovrà stringere i denti sia in salita sia a cronometro. In entrambi i contesti, non sarà l’uomo da battere. Nelle grandi corse a tappe, tuttavia, quasi sempre ad imporsi è il corridore più completo. Affidiamoci a questo.

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

federico.militello@oasport.it

Foto: Pagina FB Vuelta

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *