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Ciclismo

Vuelta a España 2015, le pagelle della sesta tappa: Chaves, che classe! I big si controllano

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L`aveva persa in maniera beffarda ieri, ma Esteban Chaves non ci ha messo molto a riconquistarla. Il corridore dell’Orica GreenEDGE si riprende la Maglia Rossa con un formidabile attacco nella sesta tappa della Vuelta a España 2015, con arrivo a Sierra de la Cazorla. Le pagelle.

Esteban Chaves, voto 9: ingenuo ieri, irrefrenabile oggi. Reagisce da grande campione (quale diventerà in futuro) alla beffa sul traguardo di Alcala de Guadaira piazzando uno scatto da fuoriclasse vero (qual è già ora) sullo strappo conclusivo. Il 25enne colombiano dimostra di saper vincere anche in diversi modi, non soltanto in progressione come al Caminito del Rey ma anche con una sparata secca ed irresistibile oggi.

Tom Dumoulin, voto 8: non può resistere all’attacco di Chaves, ma conferma ancora una volta lo straripante stato di forma con cui si sta avvicinando progressivamente ai Mondiali e di essere adattissimo anche ai percorsi da grandi classiche. Perde la Maglia Rossa, ma è comunque un altro segnale importante del suo grande talento.

Daniel Martin, voto 7,5: rispetto all’arrivo del Caminito del Rey non sbaglia i tempi, ma deve semplicemente arrendersi ad uno scatenato Chaves che lo costringe ancora una volta ad un piazzamento. Vince la volata per il secondo posto, ma l’impressione è che un successo sia comunque nell’aria.

Rubén Plaza, voto 7: il corridore spagnolo si conferma l’unica vera punta della Lampre, vincendo la volata del gruppo dei migliori davanti a Valverde. Se la condizione dovesse essere ancora quella del Tour de France, il 35enne iberico potrebbe togliersi importanti soddisfazioni anche nella corsa di casa.

I big, voto 6: Valverde, Froome, Rodriguez, Quintana, Aru, Landa, Pozzovivo (e mettiamoci anche Majka) si controllano e non si fanno male, rinunciando ad attaccare. Da domani, però, potrebbe accendersi la miccia.

Stephen Cummings, voto 6,5: l’inglese resta al comando finché le gambe non glielo permettono, nel tentativo di bissare il successo del Tour de France. Una prova di coraggio che testimonia la bontà del corridore britannico, in grande spolvero anche alla Vuelta. Lo rivedremo spesso in fuga.

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daniele.pansardi@oasport.it

Foto: Pagina Facebook Orica GreenEDGE

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