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Lavillenie e Buchard, la “giornata nera” dello sport francese
Il continente è lo stesso, l’Asia, ma stiamo parlando di due contesti completamente diversi: oggi i sentimenti negativi hanno primeggiato nel clan francese sia ai Mondiali di atletica di Pechino che a quelli di judo ad Astana, e per ragioni completamente diverse.
Grande favorito del salto con l’asta, Renaud Lavillenie ha mancato ancora una volta l’appuntamento con il titolo mondiale all’aperto, dovendosi accontentare “solo” del bronzo con un prova a 5,80 metri, decisamente modesta per chi è abituato a volare oltre i 6 metri. Anche il campione olimpico di Londra 2012 sembra però caduto in quella maledizione che vuole l’asta francese mai vincente nella competizione iridata: otto medaglie mondiali e tre titoli olimpici con altrettanti atleti diversi, ma nessun oro ai Mondiali. Eppure, per un altro atleta, si tratterebbe comunque di un risultato eccezionale: Lavillenie è infatti salito sul podio della seconda competizione più importante per la quarta volta consecutiva, fatto che – Sergey Bubka e Maksim Tarasov a parte – non era mai riuscito a nessuno. Per l’astista di Clermont-Ferrand, però, si tratta di una sconfitta: “incomprensibile“, ha dichiarato il diretto interessato, che si sentiva sicuro di poter passare anche i sei metri.
“Maledizioni” a parte, ci viene da pensare che forse Lavillenie affronti l’intera stagione con troppo impegno, come se ogni gara fosse quella più importante, anziché canalizzare tutta la stagione sull’evento clou come fa la maggioranza degli atleti. Allo stesso tempo, però, questo problema continua ad emergere solamente negli anni dispari, mentre negli anni di Europei ed Olimpiadi ha sempre avuto ragione lui. Elemento che aggiunge, in effetti, un aspetto difficile da capire, e che può portare alla conclusione che si tratti solamente di un caso. “Dovrò aspettare altri due anni“, ha detto Lavillenie, che nel frattempo sarà atteso dalla difesa del suo titolo olimpico a Rio 2016.
Un po’ più a ovest, in Kazakistan, Amandine Buchard era impegnata questa mattina nel torneo della categoria 48 kg. Medagliata di bronzo lo scorso anno, la ventenne sperava di ottenere un risultato importante dopo una stagione passata a combattere con i problemi di peso, che l’avevano portata a spostarsi verso la 52 kg. Dopo un primo incontro vinto contro la forte turca Ebru Şahin, Buchard sembrava destinata a continuare la sua strada. In vantaggio per un waza-ari sulla spagnola Julia Figueroa, la francese stava gestendo gli ultimi secondi del match, quando a due secondi dalla fine, l’arbitro interrompe il combattimento con un “matte”. L’iberica, nel frattempo, continuava la propria azione, portando la giuria ad assegnarle un ippon nella sorpresa generale, essendo lo schienamento avvenuto dopo lo stop da parte dell’arbitro centrale. A nulla sono però servite le proteste dello staff tecnico francese.
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Immagine: Augustas Didzgalvis – Wikipedia
giulio.chinappi@oasport.it
