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Golf, PGA Championship 2015: il primo squillo è sempre di Dustin Johnson, bene Molinari

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Per il terzo Major consecutivo, Dustin Johnson conferma di essere uno dei favoriti e scatta al comando dopo il primo round del PGA Championship 2015 (montepremi € 10.000.000). Come il British Open e a differenza di quanto accaduto alloUS Open, lo statunitense si ritrova da solo in testa all’ultimo Slam dell’anno grazie ad un gran 66 (-6) frutto di quattro birdie ed un eagle. Nessun bogey, quindi, per DJ, capace di sfruttare a pieno le condizioni ideali del percorso di Whistling Straits durante la mattina, meno ventosa rispetto al pomeriggio.

La grande sorpresa della giornata, però, porta la firma di David Lingmerth. Lo svedese, grande protagonista in stagione con la vittoria al Memorial Tournament, si inserisce in seconda posizione con un eccezionale 67 (-5), restando per diverso tempo a contatto con Johnson ma cedendo il passo nel finale. Tra i più attesi della vigilia c’era anche Jason Day, che non delude fin da subito: l’australiano è terzo con -4 (68) dopo tre birdie, un eagle ed un bogey e rafforza ulteriormente la sua candidatura per la vittoria finale. Day è in compagnia di altri sei giocatori, tra cui spicca Matt Kuchar (ben sei birdie ma con due bogey), oltre a J.B. Holmes, Russell Henley, Harris English, l’altro australiano Matt Jones e il neozelandese Danny Lee. Ottima partenza anche da parte di Justin Rose, che con cinque birdie e due bogey si ritaglia uno spazio in decima posizione a -3 (69), pari merito con il connazionale James Morrison, con il redivivo Thomas Björn e con Brendan Steele. Approcciano il torneo nel migliore dei modi anche due possibili protagonisti come il giapponese Hideki Matsuyama e il tedesco Martin Kaymer (quest’ultimo vincitore allo Straits Course nel 2010) tredicesimi con -2 (70).

Può uscire con un parziale sorriso Francesco Molinari dal suo primo giro, dopo il -1 (71) messo a referto. Per il torinese, però, non mancano i rimpianti per i due bogey firmati nelle ultime due buche, arrivati dopo un round condotto splendidamente grazie a tre birdie. A causa del doppio errore finale, Chicco è scivolato in 24esima posizione e domani dovrà principalmente difendersi nel pomeriggio.

Gli occhi di tutti, però, erano inevitabilmente rivolti su Rory McIlroy e Jordan Spieth, impegnati nella stessa partita. Il numero uno al mondo torna sui green ad un mese dall’infortunio alla caviglia e lo fa dimostrando di essere già in ottima condizione, sfornando una prestazione convincente ed un buon -1 (71). Le maggiori difficoltà nel pomeriggio hanno limitato il numero uno al mondo, al pari del suo giovane rivale a caccia del terzo Major dell’anno. Anche per Spieth, tuttavia, c’è un -1 al primo snodo del torneo che lo pone a cinque colpi da Johnson, al 24esimo posto come Molinari.

Inizio difficile per Bubba Watson, soltanto 39esimo con uno score di 72 (pari al Par) come Louis Oosthuizen e Sergio Garcia. Lontani anche Jim Furyk e Rickie Fowler, deludenti con un 73 (+1) in 55esima posizione come Brooks Koepka, fenomenale però nel firmare ben cinque birdie consecutivi sulle seconde nove.

Nonostante la partenza al mattino, Tiger Woods evidenzia ancora tutti i suoi problemi e gira in +3 (75), score che rientra nei suoi standard attuali e con cui si trova già a rischio taglio, in 88esima posizione. Fanno peggio di lui, a sorpresa, Adam Scott e Henrik Stenson, a picco in 124esima posizione con un pesante +4 (76).

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