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Atletica, ranking stagionali 2015: Gatlin e Dibaba marziani, che sorpresa Makwala!

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Justin Gatlin sta monopolizzando la stagione 2015 di atletica leggera. Non ci sono più epiteti per questo campione: mostruoso, straordinario, marziano… Justin è semplicemente il miglior atleta dell’anno nelle gare di velocità pura come i 100 e i 200 metri. Nella distanza corta il campione olimpico 2004 ha realizzato i primi quattro tempi mondiali stagionali, con quel 9″74 di Doha che lo pone come favorito nella rassegna iridata di Pechino. Il 33enne domina anche nel mezzo giro con quattro grandissimi tempi tutti nella stessa pista: quella di Eugene dove ha ottenuto un grandissimo 19.57 meno di un mese fa.

Trova invece difficoltà nei 400 metri il grenadino Kirani James, battuto il 4 luglio scorso a Parigi dal sudafricano Wayde Van Niekerk con il tempo di 43.96. La sorpresa più grande però si ha il giorno successivo, con il botswano Isaac Makwala a fermare il cronometro su uno sbalorditivo 43.72.

Nome nuovo anche negli 800 metri, con il bosniaco Amel Tuka a conquistare la gara più veloce dell’anno a Montecarlo con il tempo di 1’42″15, davanti al botswano Nijel Amos e al gibutiano Ayanleh Souleiman.

Nel principato prestazioni incredibili anche nei 1500 metri, con il keniano Asbel Kiprop a conquistare la vittoria in una gara che ha visto i primi sette migliori tempi del 2015.

E’ invece lo stadio Olimpico di Roma a velocizzare i 5000 metri, con risultati da urlo come il 12’58″39 dell’etiope Yomif Kejelcha.

Mo Farah è al centro del caso Salazar, ma è ancora primatista stagionale nei 10.000 metri con il tempo di 26’50″97, realizzato sulla pista statunitense di Eugene.

Non hanno un dominatore i 110m ostacoli, dove il 12.94 del cubano Orlando Ortega vale il miglior tempo davanti al giamaicano Omar McLeod e allo statunitense David Oliver.

Sfida tutta statunitense nei 400 ostacoli tra Bershawn Jackson e Johnny Duch, con il primo avanti in virtù del 48.09 stabilito a metà maggio in Qatar.

Abbiamo più volte parlato dello stadio di Eugene che ha portato fortuna anche al qatariota Mutaz Essa Bershin nel salto in alto con un grandissimo 2.41.

Nel salto con l’asta il francese Renaud Lavillenie è l’unico atleta ad aver superato quota 6 metri con un grande 6.05 stabilito ancora ad Eugene.

Prestazioni incredibili anche per lo statunitense Jeff Henderson nel salto in lungo, dove traccia il segno sulla sabbia dopo 8.52 metri.

Nel salto triplo, duello infinito quello tra il cubano Pablo Pichardo e lo statunitense Christian Taylor, momentaneamente vinto dal primo con la misura di 18.08 sulla pedana di casa di L’Avana.

Getto del peso record per un altro statunitense, Joe Kovacs, autore di 22.56 a Montecarlo.

Nel disco sorprende il giamaicano Jason Morgan ed il suo 68.12 del 6 giugno scorso. Attualmente è l’unico atleta a superare la soglia dei 68 metri.

Martello che invece trova un protagonista assoluto nel polacco Pawel Fajdek, detentore delle prime dieci prestazioni mondiali con in cima l’83.12 del 7 luglio scorso.

Il keniano Julius Yego, fissa il giavellotto a 91.39, nessuno come lui nell’anno corrente.

Tra le donne, la velocità è affare della giamaicana Shelly Ann Freiser Price, con un 10.74 nei 100 metri.

Un’eterna Allyson Felix è invece la primatista  nei 200 metri, unica atleta a scendere sotto il muro dei 22 secondi.

E’ a stelle e strisce anche la gara dei 400 metri, con Francena McCorory a completare il “giro della morte” a 49’83.

Nel mezzofondo la primatista è l’etiope Genzebe Dibaba grazie al suo 3’50″07 che è anche record del mondo all time nei 1500 metri.

Etiopia al comando anche nei 5000 e nei 10000 con Almaz Ayana (14’14″32) e Gelete Burka (30’49″68).

Ostacoli che invece vedono il dominio assoluto degli Stati Uniti con il 12’34 di Shakira Nelvis nei 100 ed il 53’74 di Shamier Little nei 400.

2.03 è la misura che permette alla russa Anna Chicherova di conquistare il primato stagionale nel salto in alto.

Parla greco il salto con l’asta, con Nikoleta Kyriakopoulou a superare quota 4.83 allo Stade de France.

Tianna Bertoletta sta monopolizzando l’attenzione nel salto in lungo con misure incredibili come il 7.12 stabilito nei Trials di Eugene.

Grande sfida tra la russa Ekaterina Koneva e la colombiana Caterine Ibarguen nel triplo, con la russa per ora avanti sfondando quota 15 metri.

Quest’anno la tedesca Christina Shwanitz getta il peso più lontano delle altre, raggiungendo i 20.77 metri.

Risultati incredibili nel lancio del disco con la cubana Denia Caballero ottiene misure di poco migliori rispetto alla croata Sandra Perkovic.

Quattro misure record per Anita Wlodarczyk del lancio del martello, dove ha realizzato un grande 78.28.

Tanti nomi nel lancio del giavellotto, per ora dominato dalla sudafricana Sunette Viljionen.

Foto: Erik van Leeuwen

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gianni.lombardi@oasport.it

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