Seguici su

Scherma

Scherma, Europei Montreux 2105 – Sciabola femminile: “Non solo Gregorio”

Pubblicato

il

La sciabola femminile europea non è solo Velikaya-Kharlan e la sciabola femminile italiana non è solo Rossella Gregorio. Questi i pochi ma chiari concetti che sono emersi a Expo Milano 2015 nel corso dell’evento di presentazione della lunga estate della scherma azzurra che parte oggi con gli Europei di Montreux.

A sognare il colpaccio ai danni della russa e dell’ucraina, quattro vittorie a testa finora in Coppa del Mondo, è proprio la 24enne campana, bronzo in carica: “Il nostro è uno sport così particolare che non è detto che vinca sempre e solo chi è più forte. Sicuramente la loro forza è la grande determinazione e la loro freddezza, ovviamente affiancate da grandi capacità tecniche e tattiche. Credo che la loro lucidità sia notevole rispetto alla media delle altre atlete: rubare un po’ di questo non mi dispiacerebbe“.

Esplosa nella passata stagione, Rossella Gregorio si è imposta come miglior azzurra del panorama attuale e può raggiungere risultati prestigiosi. “Ma la scherma è uno sport che ti può portare tanto all’apice quanto negli abissi, quindi l’importante è essere consapevoli di quello che si è riuscito a fare grazie al lavoro e non bisogna mai abbassare la soglia del chi va là – spiega con la testa sulle spalle -. Si può vincere o perdere con chiunque, ovviamente è bello essere al top ma serve il lavoro per confermarsi“. Con Rossella Gregorio saranno in Svizzera Ilaria Bianco e Irene Vecchi, due big alla ricerca della giusta condizione, e Loreta Gulotta, miglior italiana nell’ultima tappa di Coppa del Mondo a Mosca. Vecchi, bronzo mondiale nel 2013 e campionessa tricolore ad Acireale 2014, spiega le ambizioni per la gara a squadre: “Siamo pronte e ai vertici, abbiamo lavorato tutto l’anno con l’obiettivo di vincere una medaglia“.

Il quartetto è un tema che sta a cuore a Rossella Gregorio: “A Gand abbiamo vinto battendo le nazioni che incontreremo anche a Montreux. Si tratta di una prova in cui non conta il valore delle singole atlete, ma del gruppo e questo può giocare a nostro favore nel momento in cui riusciamo ad amalgamarci bene e ci crediamo fino in fondo. Gulotta in quartetto? Siamo contente, se è qui vuol dire che è migliorata e ha raggiunto risultati importanti. Abbiamo molta fiducia in lei: se l’è meritato. Siamo tranquille e nel momento in cui ci dovesse qualsiasi inconveniente sappiamo di poterci fidare anche della quarta, altrimenti non avrebbe senso la squadra. Un po’ come successo agli sciabolatori l’anno scorso: con Luigi Miracco al posto di Aldo Montano hanno vinto comunque l’Europeo: se si è forti e uniti cambia davvero poco chi tira“.

Proprio le scelte del ct Giovanni Sirovich – Loreta Gulotta al posto di Martina Petraglia tra le donne e Luca Curatoli per Luigi Samele al maschile – hanno tenuto banco nelle ultime ore. “Avere tanti campioni è bello – spiega l’allenatore azzurro -, ma bisogna fare delle scelte. Cerco sempre di agire nell’interesse della Federazione. Ma, credetemi, quella tra Samele e Sirovich è stata la decisione più difficile della mia carriera“.

 

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook

Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo

Clicca qui per seguirci su Twitter

 

francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Augusto Bizzi/Federscherma

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *