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Beach Volley

Beach volley, il pagellone della settimana

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Prima settimana di impegni “multipli” e primo pagellone stagionale per il beach volley di casa nostra che arriva da un week end trionfale con qualche immancabile neo.

Marta Menegatti/Viktoria Orsi Toth 8.5: già la semifinale al primo colpo era sicuramente un risultato di grande spessore, anche se l’aiutino della fortuna con il forfeit di Walsh/Ross ai sedicesimi avrebbe pesato nel bilancio finale. La semifinale abulica con Meppelink/Van Iersel e anche la prima parte di gara con le cinesi aveva fatto tornare alla mente l’atto finale di Klagenfurt lo scorso anno quando le azzurre non riuscirono ad essere competitive in semifinale e finale per il terzo posto, poi però Marta Menegatti, da campionessa ormai affermata quale è, ha saputo reagire alla grande e ha trascinato Viktoria ad una rimonta straordinaria che significa secondo podio consecutivo in un Grand Slam e tanti punti sulla strada per Rio. Se il buongiorno si vede dal mattino…

Marco Caminati 9: non finisce più di stupire il giovane romagnolo che, in questa fase iniziale di stagione, ha giocato diciassette partite vincendone altrettante. E’ il vero uomo nuovo del beach volley azzurro. Vince all’esordio con Ranghieri in un torneo del World Tour (seconda coppia italiana a riuscirci dopo Nicolai/Lupo), poi al primo torneo internazionale (Wvza, zonale Cev, livello discreto) trionfa assieme al compagno con cui si è rivelato un anno fa nel campionato italiano senza perdere neppure un set. Chissà…

Enrico Rossi 8: in meno rispetto a Caminati ha solo qualche meccanismo muscolare che ogni tanto si inceppa e che in questa prima parte della stagione non gli ha permesso di scendere in campo fin da subito. Al primo torneo, però, fa subito vedere di che pasta è fatto dominando sulla spiaggia di Barceloneta. Attenzione perché tre indizi fanno una prova e quella in Catalunya è la terza grande prestazione internazionale del romagnolo.

Nicolai/Lupo 7.5: dopo tutti i problemi degli ultimi mesi non è facile rientrare e vincere tre partite a fila contrto avversari tutt’altro che “morbidi”. Non hanno la stessa condizione dello scorso anno di questi tempi quando inanellarono ben 21 vittorie consecutive mietendo successi in ogni dove ma i segnali sono positivi e sarà molto importante essere al meglio fra un mese quando in palio ci sarà il titolo mondiale. A Mosca un po’ di sfortuna nel sorteggio degli ottavi contro i campioni del mondo ma arriva conunque un nono posto che è molto positivo.

Ranghieri/Carambula 7.5: primo torneo assieme dopo un ciclo di allenamento assieme e subito dimostrano che la scelta di Paulao di andare avanti sul progetto di coppia nonostante l’intermezzo trionfante con Ranghieri e Caminati a Lucerna, è tutt’altro che sbagliata. Conquistano una qualificazione durissima (al primo turno giocano contro i vincenti del torneo di Fuzhou), riescono a superare il girone preliminare ma si inchinano in tre set di fronte ai brasiliani che poi hanno disputato la finale. La coppia c’è ed l’entusiasmo anche.

Ingrosso/Ingrosso 6.5: c’erano tutte le condizioni quantomeno per entrare nella top ten di un Grand Slam che significa tanti punti in vista del futuro. C’era il morale dopo la grande vittoria nel torneo europeo di Jurmala, c’era l’entusiasmo per la qualificazione centrata pur fra tante difficoltà e c’era anche un avversario alla portata come la coppia kazaka. L’impressione è che manchi sempre il centesimo per fare l’euro e se vorranno rientrare in pianta stabile nel giro azzurro con vista su Rio, i gemelli pugliesi dovranno dimostrare al più presto che Jurmala non è stato un caso. A Mosca non ci sono riusciti fino in fondo.

Cecchini/Martino 7: la mina vagante del beach volley azzurro. Non sai mai cosa aspettarti da loro e a Barcellona arriva un risultato di prestigio, un secondo posto che fa morale e che aggiunge qualche punticino ad una classifica che in chiave internazionale non è malaccio. Restano un’entità a parte, con i loro alti e bassi. La stagione in corso può essere quella spartiacque per capire se possono avere ancora qualche prospettiva di interesse per l’azzurro.

Laura Giombini 7.5: in questo momento è la numero 3 in Italia e la coppia con Giulia Toti funziona discretamente, come non aveva funzionato male il connubio con Momoli ad inizio stagione. Se c’è una sola possibilità di vedere due coppie azzurre protagoniste a Rio il prossimo anno, questa è legata al suo nome. Prendere una strada e perseguirla fino in fondo può essere positivo ma a Porec Giombini è iscritta con la terza compagna in quattro tornei… Mah…

Giulia Toti 7: la perseveranza paga. Un anno fa era parte integrante della squadra azzurra, poi l’esclusione, un infortunio antipatico e un inverno a rincorrere la condizione e la laurea ma il beach sempre in testa. Lissandro si è ricordato di lei in prospettiva Baku e lei non solo ha risposto presente ma ha subito portato a casa un bel secondo posto nel Wevza di Barcellona. Rediviva.

Gioria/Momoli 5: sconfitta al primo turno a Mosca contro una coppia giapponese non proprio di grido, solo settimo posto a Barcellona dove sicuramente si attendeva qualcosa di più. L’operazione recupero di Daniela Gioria è appena iniziata, è vero, ma purtroppo a inizio giugno della stagione pre-olimpica il tempo stringe e il rischio di farsi sfrecciare davanti da tante altre coppie esiste. Serve il cambio di marcia immediato e magari il primo obiettivo è fare bene proprio ai Giochi Europei di Baku dove questa sarà la coppia di punta della nazionale azzurra.

Greta Cicolari sv: che voto si può dare a una delle due migliori giocatrici giocatrice italiane che, in sei mesi, rientra dopo una lunga squalifica, cambia la bellezza di quattro compagne in sei tornei, trova le porte azzurre tutte chiuse anche per il rientro al timone del tecnico, Lissandro, con cui ha avuto lo screzio fatale per la squalifica, conquista un main draw al primo colpo nel World Tour, quando tutto sembra procedere per il meglio annuncia il ritiro via facebook dopo aver fallito la qualifica al secondo main draw e poi si ritrova a Barcellona a lottare per un podio internazionale con la prima delle suddette quattro compagne? La vogliamo proprio perdere una così, senza nemmeno una ciambella di salvataggio? Se qualcuno ama le imprese difficili si faccia avanti, please…

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