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Ginnastica, Olimpiadi 2015 – Un format strano, una gara nuova: tra novità, storia e mistero

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La ginnastica artistica è solita cambiare i propri regolamenti e le proprie formule di gara. Chi la segue con affetto e frequenza sa benissimo che non si gioca 11 contro 11 da oltre un secolo, modificando pochissimo.

I Giochi Olimpici Europei, che si svolgeranno a Baku (Azerbaijan) dal 12 al 28 giugno, sono l’emblema di quanto la Polvere di Magnesio sia sempre viva e continuamente innovativa.

 

La prima storica edizione di questa competizione multisportiva, creata sulla falsariga della vera rassegna a cinque cerchi, rappresenterà un’occasione speciale per tutta la ginnastica che si riunirà in un’unica sede: artistica, ritmica, trampolino elastico, acrobatica, aerobica tutte insieme appassionatamente!

Sarà la ginnastica artistica a subire delle innovazioni particolari, che ci auguriamo di vedere solo in questa circostanza. Un regolamento e una formula tutt’altro che spettacolari, tecnicamente poco valide e rappresentative.

 

Innanzitutto le medaglie a squadre si assegnano sfruttando i risultati del turno di qualificazione. Il Team Event, la gara più rappresentativa e significativa, passa così in secondo piano, declassata, senza una Finale dedicata. Un meccanismo che, in competizioni internazionali di prima fascia, vediamo solo ai Giochi del Mediterraneo.

Curiosissimo, tra l’altro, che il turno di qualificazione sia spezzato su due giorni diversi: domenica 14 giugno la prima metà (volteggio e parallele per le donne; corpo libero, cavallo, anelli per gli uomini); lunedì 15 giugno la seconda metà (trave e corpo libero per le ragazze; volteggio, parallele e sbarra per i maschi).

 

Passiamo al format di gara, ancora più strano e complesso. Ogni Paese porterà in Azerbaijan solo 3 atlete, potrà schierarle tutte su ogni attrezzo e solo i due migliori punteggi verranno presi in considerazione ai fini della classifica. Novità assoluta nelle competizioni internazionali seniores, particolare e capace di sminuire ulteriormente il peso della gara.

Bisognerà sostanzialmente portare delle all-arounder, facendo quasi a meno di specialiste pure, incontrando diverse difficoltà di incastro. Operazione ancora più complessa per gli uomini che gareggiano su più attrezzi e che sono notoriamente più specialisti.

Aggiungiamo anche che uomini e donne gareggeranno nella stessa giornata, su più divisioni, in una gara che non prevede il testa a testa tra le squadre e con i noti vantaggi per chi scenderà in pedana a fine giornata…

 

Dunque ammireremo un innovativo 3-3-2. Alle Olimpiadi la qualifica si disputa col 5-4-3, la Finale si affronta col 5-3-3. Il turno di qualificazione ai Mondiali si gioca sul 6-5-4, la Finale iridata si disputa sul 6-3-3. Agli Europei si seguono le stesse direttive della rassegna a cinque cerchi. Insomma è molto difficile trovare omogeneità nel regolamento.

Ma non finisce qui. Le Finali di Specialità si disputeranno tutte in un’unica giornata (sabato 20 giugno): 6 maschili e 4 femminili, come accade solo ai Giochi del Mediterraneo (o agli Assoluti, dando un’occhiata entro i nostri confini), alternando gli esercizi dei due sessi.

Le due Finali all-around si disputeranno lo stesso giorno (giovedì 18 giugno), a 72 ore di distanza dalla qualifica (altra anomalia).

 

Solo due cose sono certe: il parterre sarà di eccellente livello e chi vincerà entrerà nella storia. Questa è una delle competizioni più importanti della stagione, da onorare con la miglior formazione possibile.

Peccato solo che ci siano gli impegni scolastici a tenere lontani gli atleti (soprattutto le ragazze, per naturali motivi anagrafici) ma su questo è difficile poter fare qualcosa: a Baku si disputeranno ben 26 sport diversi, alcuni assegneranno anche dei pass per Rio 2016. Difficile trovare altre date.

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