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Sci Alpino

Sci alpino: gigante Are, solo Fenninger batte un’immensa Nadia Fanchini! 7 azzurre nelle 17

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Cinque anni e due mesi. Un arco temporale notevole, soprattutto nella carriera di uno sportivo. Nadia Fanchini ha dovuto aspettare così tanto per riassaggiare il podio in Coppa del Mondo: dal supergigante di Haus del 10 gennaio 2010 al gigante di Are di oggi, 13 marzo 2015. Nel mezzo, è bene ricordarlo, la seconda medaglia iridata della carriera, ma il risultato di oggi è quanto di più meritato ci possa essere per una ragazza che tante volte si è vista la porta chiusa in faccia dal destino, vuoi per gli innumerevoli infortuni, vuoi per i balordi centesimi delle Olimpiadi.

Solo Anna Fenninger ha fatto meglio della campionessa camuna quest’oggi: l’impressione, tuttavia, è che questa Anna Fenninger non appartenga alla sfera dell’umano, dello sciistico, bensì a qualcosa di superiore. 2:24.20, l’austriaca stravince e mette la freccia su Tina Maze nella classifica di Coppa del Mondo: Nadia, quinta a metà gara, paga 71/100, ma può gioire, festeggiare ed esultare come se fosse il primo podio della carriera, quando invece è il decimo.Terza Eva-Maria Brem a 1.07, un distacco notevolissimo: quindi Mikaela Shiffrin (1.09) e ancora Italia.

Già, Federica Brignone va molto lunga in un passaggio cruciale della prima discesa e si trova così confinata in 14^ posizione: nella seconda, non avendo nulla da perdere, si scatena prendendosi rischi enormi e termina quinta a 1.11. Subito dietro, poi, una Marta Bassino per la quale arriva il miglior risultato di sempre della giovanissima carriera: bravissima ad inserirsi nella top ten provvisoria nonostante il pettorale 28, riesce persino a migliorarsi pur sciando comprensibilmente molto più sulla difensiva, visto che in gigante era reduce da tre uscite consecutive. Un sesto posto, il suo, che profuma di talento e di speranza. Tre azzurre nelle sei, finita qua?

No, perché Manuela Moelgg disputa una bella gara, persino migliore rispetto all’andamento stagionale, chiudendo decima. E fanno quattro nelle dieci.  Francesca Marsaglia si trova molto più a suo agio nella seconda manche, così può recuperare sino alla 15^ piazza. E fanno 5 nelle 15.  Al contrario, Irene Curtoni fatica ad apprezzare le maglie più larghe disegnate da Valerio Ghirardi e perde l’opportunità di entrare nella top ten, scivolando in sedicesima posizione. Sua sorella Elena, infine, ritrova un piazzamento a punti tra le porte larghe che le mancava dalla gara di Aspen, graffiato con una prima manche orgogliosa (pettorale 48) e una seconda nella quale realizza il secondo tempo: diciassettesima posizione finale. Fuori dalle trenta Nicole Agnelli e Sabrina Fanchini, ma fa nulla: anzi, fa sette nelle prime diciassette. Brave ragazze, bravo Livio Magoni.

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

1 Commento

1 Commento

  1. ale sandro

    13 Marzo 2015 at 21:09

    Davvero una bella gara per le azzurre, Nadia fantastica la parte alta della seconda manche l’ha fatta alla grande. Sono molto felice per lei , umanamente e come atleta avrà sempre il massimo della stima da parte mia. Molto brava la Bassino, la vedo già inquadrata e le finali raggiunte sono il giusto premio.
    La Fenninger inesorabilmnte sembra prendersi un pezzetto di Coppa alla volta, mi aspetto una reazione dalla Maze comunque, anche se l’ho vista davvero in giornata no.

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