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Superbike: l’Aprilia ruggisce con Leon Haslam e la Ducati risorge con Chaz Davies

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Dopo il primo round del Mondiale Sbk 2015, di scena sullo stupendo tracciato australiano di Phillip Island, le considerazioni per quanto concerne i due marchi italiani sono estremamente positive. Aprilia e Ducati, infatti, si sono disimpegnate ottimamente, ottenendo rispettivamente una vittoria e un secondo posto con Leon Haslam, e due terzi posti con Chaz Davies, nelle due manche disputate. 

Per quanto concerne la casa di Noale, la tappa in terra di Australia è solo una conferma della grande velocità e del lavoro svolto dai tecnici italiani che già, l’anno scorso, avevano regalato il titolo a Sylvain Guintoli, passato nel 2015 alla corte della Honda. Di sicuro, i veri interrogativi, più che sul mezzo, riguardavano i piloti per motivi diversi. Haslam, ad esempio, era reduce da delle stagioni non molto positive, per problemi fisici e non solo, e l’occasione che Aprilia gli ha dato sembra averlo rivitalizzato e fatto tornare alle prestazioni di qualche stagione fa. La lotta che l’ha visto protagonista fino all’ultima curva con la Kawasaki di Jonathan Rea è stata palpitante e mette in luce il ritrovato spirito combattivo di Leon. Guardando, invece, a Jordi Torres parliamo di un esordiente nella categoria e reduce dalla Moto2 del Motomondiale pertanto, come spesso succede per un novizio, gli interrogativi sono tanti. Tuttavia, il giovane spagnolo ha messo in mostra già un buon feeling con la moto, avendo portato a casa dei punti importanti per la sua esperienza e crescita.

Venendo alla Ducati, il discorso muta perchè la casa di Borgo Panigale era reduce da una stagione altamente negativa in cui anche la “Panigale” denunciava forti problemi sia nella potenza che nella gestione degli pneumatici. Quest’anno, invece, su un circuito particolare, fatto di grandi accelerazioni e frenate, la Rossa sembra essere tornata ai livelli che le competono. Chaz Davies, come detto, ha colto due podi che vogliono dire molto per il morale degli ingegneri che hanno lavorato allo sviluppo della moto, versione 2015, e che sembra aver dato i frutti sperati. Ascoltando le dichiarazioni di Davies, infatti,  è molto migliorata la capacità di consumo delle gomme che, solo 12 mesi fa, aveva dato luogo a problemi di aderenza e blistering.

Le due manche del primo week-end dell’anno, invece, hanno messo in luce una chiara inversione di tendenza con il buon Chaz, che mai ha troppo amato Phillip Island, cogliere i suoi primi 2 podi nell’evento aussie. Ora è chiaro che questo è solo un assaggio di quello che la stagione potrebbe preannunciare anche perchè sicuramente Kawasaki sarà della partita per la lotta all’iride e senza dubbio, per gli appassionati, ciò sarà un ulteriore tema di interesse. Di sicuro, un altro argomento che ha attirato l’attenzione in questo principio di Mondiale è il ritorno in pista di Troy Bayliss che, nonostante l’inattività, ha dimostrato di saperci ancora fare. Se alla vigilia la decisione di sostituire l’infortunato Davide Giugliano con un mito come Troy sembrava azzardata, le due gare hanno palesato ovviamente un po’ di rugine ma pur sempre quella velocità che ha portato il 21 nell’olimpo dei motori.

I motori torneranno a rombare nell’inedito appuntamento thailandese di Chang il 22 Marzo, in cui sarà interessante vedere la capacità di adattamento di piloti e team.

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giandomenico.tiseo@olimpiazzurra.com

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