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Sei Nazioni 2015, l’Inghilterra risponde presente: Galles rimontato a Cardiff

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La sontuosa scenografia pre-partita montata al Millennium Stadium non intimorisce l’Inghilterra. I Leoni hanno la meglio sul Galles nella battaglia iniziale del Sei Nazioni 2015 per 16-21, al termine di un match a tratti dominato – soprattutto nel secondo tempo -, ma in cui il XV della Rosa è riuscito a passare in vantaggio soltanto dopo un’ora di gioco, complice la compattezza dei Dragoni. Gallesi, però, che si sciolgono progressivamente, cedendo sotto i colpi di una squadra inglese maggiormente determinata ed incisiva, capace di superare brillantemente il primo vero ostacolo verso il torneo.

Padroni di casa scatenati nei primi dieci minuti, in vantaggio con Halfpenny al 1′. Warburton&co. sono delle furie, non fanno mai vedere il pallone agli inglesi e alla prima mischia conquistata sui 5 metri avversari colpiscono. Nonostante un pack in arretramento, Faletau riesce a rompere il placcaggio di Haskell e libera il puntuale Rhys Webb che vola in meta per il 10-0. È sufficiente, però, per risvegliare il can che dorme. L’Inghilterra reagisce subito e le fasi statiche mettono sul piede avanzante i Leoni, che al 15′ rispondono per le rime. La magia, al largo, è di Brown, autore di un grubber delizioso per Anthony Watson e il 10-5. Galles che prova a far valere la propria qualità offensiva ma l’Inghilterra chiude bene i canali agli uomini di Gatland. Ciò nonostante, i gallesi tornano dalla metà campo ospite con tre punti fondamentali di Halfpenny al 24′. Ford risponde con la stessa moneta al 28′ (13-8), ma i sudditi di Sua Maestà in generale sembrano avere più idee dei padroni di casa (e Halfpenny sbaglia un piazzato facile), sebbene questi ultimi riescano a contenere le iniziative dei britannici. Il finale di un tempo decisamente intenso, tuttavia, è di marca gallese. Gli avanti erodono la difesa inglese, costretta a ripiegare nei propri 22 lasciando spazio a Dan Biggar per preparare il drop, che l’apertura degli Ospreys non sbaglia per il 16-8.

L’Inghilterra torna in campo con un piglio decisamente diverso rispetto all’approccio del match e schiaccia subito il Galles nei propri 22. L’attacco ospite produce oltre venti fasi senza errori, poi a concretizzare ci pensa Jonathan Joesph: il centro di Bath, da fermo, brucia Biggar e sfugge al doppio tentativo di placcaggio di North e Webb per il 16-15. Il Galles prova a reagire ma si dimostra prevedibile in fase offensiva, la difesa inglese sale di giri e nel breakdown fa la voce grossa. In attacco, poi, ogni qualvolta si presentano nei 22 dei Dragoni gli uomini di Lancaster fanno male. Al 59′, Haskell sembra trovare il buco giusto ma viene ‘schiantato’ letteralmente contro il palo per evitare la meta; sulla prosecuzione, però, Cuthbert si becca un giallo e Ford a venti minuti dal termine porta per la prima volta avanti i suoi (16-18). L’Inghilterra, tuttavia, non sfrutta la superiorità, ma torna a rendersi pericolosa soltanto in parità numerica. E al 74′ Dave Attwood troverebbe anche la meta, ma il TMO annulla per un velo precedente di Easter. Agli gallesi basterebbe un calcio per ribaltare tutto, ma i Dragoni non superano nemmeno la metà campo e sono costretti al tenuto a terra. Ford, dalla piazzola, non sbaglia e consegna la vittoria ai suoi.

Galles: 15 Leigh Halfpenny, 14 Alex Cuthbert, 13 Jonathan Davies, 12 Jamie Roberts, 11 George North, 10 Dan Biggar, 9 Rhys Webb, 8 Taulupe Faletau, 7 Sam Warburton (c), 6 Dan Lydiate, 5 Alun-Wyn Jones, 4 Jake Ball, 3 Samson Lee, 2 Richard Hibbard, 1 Gethin Jenkins
A disposizione: 16 Scott Baldwin, 17 Paul James, 18 Aaron Jarvis, 19 Luke Charteris, 20 Justin Tipuric, 21 Mike Phillips, 22 Rhys Priestland, 23 Liam Williams

Inghilterra: 15 Mike Brown, 14 Anthony Watson, 13 Jonathan Joseph, 12 Luther Burrell, 11 Jonny May, 10 George Ford, 9 Ben Youngs, 8 Billy Vunipola, 7 Chris Robshaw (c), 6 James Haskell, 5 George Kruis, 4 Dave Attwood, 3 Dan Cole, 2 Dylan Hartley, 1 Joe Marler
A disposizione: 16 Tom Youngs, 17 Mako Vunipola, 18 Kieran Brookes, 19 Nick Easter, 20 Tom Croft, 21 Richard Wigglesworth, 22 Danny Cipriani, 23 Billy Twelvetrees

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Foto: Official Twitter England Rugby

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