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Pallamano, Mondiali 2015 – L’ultima stoccata di Onesta al Qatar: “Doppiamente contento per la vittoria”

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Claude Onesta, classe 1957, è un uomo che di pallamano ne capisce: dopo essere stato un discreto giocatore, è divenuto l’allenatore più vincente della storia di questo sport portando la Francia alla conquista di tre titoli mondiali, tre titoli europei e due medaglie d’oro olimpiche. Assieme al sovietico Vladimir Maksimov, è l’unico allenatore ad aver vinto almeno una volta i tre titoli più importanti.

Dall’alto della sua esperienza, Onesta ha voluto commentare la politica delle naturalizzazioni praticata dal Qatar, già discussa da tempo ma divenuta di dominio pubblico dopo la finale raggiunta dai qatarini (clicca qui per saperne di più). Già prima della finale, il tecnico si era espresso sulla vicenda: “Il Qatar mette in evidenza l’esistenza di un problema all’interno del regolamento della Federazione Internazionale, perché la nazionale del Qatar ha agito all’interno del regolamento. Effettivamente si tratta di una squadra un po’ particolare, ma sin dall’inizio della competizione hanno dimostrato di saper giocare davvero bene e non si può dire che abbiano rubato“, aveva dichiarato. “Non li ammiro, perché non rappresentano l’idea che ho di una selezione nazionale, quindi non si tratta di una squadra che avrei voluto allenare. È piuttosto costruita come se fosse un club, con tanto di campagna acquisti. Hanno utilizzato il regolamento, anche se in modo diverso da quello che tutti gli altri avevano fatto fino ad oggi per costruire una squadra a partire da zero“, ha poi aggiunto.

Il guru della pallamano francese ha però voluto rincarare la dose dopo la finale vinta proprio ai danni dei qatarini: “Se il Qatar fosse divenuto campione del mondo sarei stato scontento, perché avremmo perso. Ma sarei stato scontento anche perché penso che questa squadra non rappresenti un buon messaggio da trasmettere. Personalmente credo che quando qualcuno chiede di acquisire la nazionalità di un Paese, vivendoci, crescendovi i suoi figli, abbia tutto il diritto di giocare la competizione. Ma in questo caso abbiamo addirittura dei passaporti temporanei distribuiti per la competizione, è un modo di aggirare il regolamento. Non scaglio la pietra contro la squadra del Qatar, che comunque ha rispettato le regole, ma serebbe deprecabile continuare in questa direzione“, ha concluso.

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Immagine: Fédération Française de Handball (pagina Facebook)

giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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