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Tennis, Australian Open 2015: Bolelli-Fognini un doppio non solo da Slam

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Questa notte Fabio Fognini e Simone Bolelli scenderanno in campo per il loro quarto di finale nel tabellone di doppio agli Australian Open. Per la coppia azzurra c’è la possibilità di raggiungere la loro terza semifinale della carriera in uno Slam, la seconda a Melbourne dopo quella del 2013 persa contro i Murray.
Dall’altra parte del campo troveranno la coppia formata dallo spagnolo Marrero e dall’uruguaiano Cuevas e quindi le possibilità di fare bene e vincere l’incontro sono tante.

Simone e Fabio hanno disputato fino ad ora un grandissimo torneo, superando anche alcune coppie molto forti, come quella composta da Klaasen e Paes. Gli azzurri sono in una parte di tabellone favorevole, vista l’assenza dei Bryan e quindi si può davvero cercare di raggiungere la finale.

Bolelli-Fognini sono ormai un doppio collaudato e titolare in Coppa Davis, dove hanno ottenuto spesso vittorie prestigiose e dove ormai sono una sicurezza su qualsiasi tipo di superficie. La speranza ora è quella di vederli giocare insieme molto più spesso e di continuare ad intensificare e a far crescere questa intesa anche nei vari tornei Atp. Sarebbe molto importante provare a pianificare un calendario di tornei simile in modo da poter giocare assieme non solo negli Slam, ma anche tutto l’anno.

Entrambi si adattano bene a quasi tutte le superfici e sono anche amici fuori dal campo. Un mix davvero perfetto per creare una grande coppia, che difficilmente può avvicinare quello che hanno fatto Errani-Vinci al femminile, ma che può diventare una delle più forti del circuito. Inoltre abbiamo visto come il doppio abbia fatto bene alle Cichi, che sulla scia dei successi di coppia sono esplose anche in singolare e magari tutto ciò si può ripetere sui due azzurri.

Stanotte potrebbe essere il primo passo per una nuova avventura tennistica insieme, anche perchè prima dei numerosi infortuni di Simone, i due avevano vinto due tornei ed erano arrivati in semifinale anche agli Us Open. Il talento di certo non li manca e anche quella sana follia che in doppio spesso è importante. La federazione dovrebbe chiedere a loro di provare  continuare a giocare insieme, realizzando un progetto di due anni, anche in chiave olimpica, con l’ambizione di mettere al collo una medaglia. 

 

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Foto da fedetennis di Tonelli

andrea.ziglio@olimpiazzurra.com

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