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Golf, Dubai Desert Classic: McIlroy imprendibile, Paratore ottavo!

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Con questo Rory McIlroy non c’è proprio storia. Il nord-irlandese non solo si mantiene in testa al Dubai Desert Classic (montepremi $ 2.650.000), ma mette anche una seria ipoteca sulla vittoria finale del torneo salvi stravolgimenti (improbabili). A distanza di sei anni, dunque, il numero 1 al mondo è ad un passo dal bissare il successo ottenuto a 19 anni sull’Emirates GC, forte del -20 (196 – 66 64 66) con cui ha distanziato i diretti inseguitori.

A McIlroy sono bastate le prime nove per mettere le cose in chiaro, con cinque birdie, a cui ne è seguito uno nelle seconde per il 66 conclusivo. Oltretutto, il primo degli umani non appare un candidato credibile per una possibile rimonta, ovvero Morten Orum Madsen. Il danese partirà con quattro colpi di svantaggio da Rory, a -16, dopo che anch’egli aveva realizzato un -6. Si conferma nelle zone alte della classifica un contendente, invece, potenzialmente pericoloso come Lee Westwood, se non fosse per i sei colpi da recuperare al più forte giocatore sulla faccia della terra. L’inglese, infatti, è terzo a -14, davanti ad un quartetto formato dal leader della Race to Dubai, Danny Willett, da Andy Sullivan, dall’austriaco Bernd Wiesberger e dallo scozzese Stephen Gallacher, bi-campione uscente (-13). Comincia a non stupire più di tanto l’ennesima prestazione di spessore da parte di Renato Paratore, ottavo a 18 buche dal termine con -12 (204 – 68 66 70) ma a lungo in terza posizione. Il 18enne (è bene ricordarlo…) italiano apre male con un bogey, ma aggiusta il tiro con quattro birdie. Nelle buche finali, il romano si difende egregiamente ma deve cedere un colpo, per il 70 (-2) finale con cui comunque dimostra di essere più di una semplice promessa. A pari merito con Paratore, ci sono anche lo spagnolo Pablo Larrazabal, lo svedese Alex Noren, l’argentino Emiliano Grillo, l’inglese Robert Rock, lo statunitense Peter Uihlein, il nord-irlandese Graeme McDowell e lo scozzese Marc Warren, quest’ultimo secondo fino ad inizio round.

L’ennesima giornata stupefacente di Paratore oscura anche in parte uno spento Edoardo Molinari, che dopo aver superato il taglio per il rotto della cuffia resta nei bassifondi della classifica a causa di un 73 (+1). Il torinese è 70esimo a -1 (215 – 70 72 73), in seguito a quattro bogey e tre birdie.

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

Foto: Wikipedia

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