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Combinata nordica: a Chaux-Neuve l’Italia ha ritrovato Runggaldier

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Il particolare weekend di Chaux-Neuve, condizionato dalle forti precipitazioni che hanno rivoluzionato il programma mettendo sul piatto ben due Gundersen individuali, ha offerto qualche importante conferma in casa azzurra.

Si trattava infatti di un grande trampolino, per quanto, scusandoci per il gioco di parole, “il più piccolo tra i grandi”: gli azzurri, che ad inizio stagione faticavano a superare il Provisional Competition Round dal Large Hill, sono stavolta riusciti a mandare a punti due atleti in entrambe le circostanze. Alessandro Pittin ha ottenuto un 10° e un 19° posto, scattando rispettivamente col pettorale 38 e 44 (quest’ultimo erede del PCR che è valso come salto di gara): per il finanziere di Cercivento, intanto, è importante aver ottenuto risultati su un trampolino grande, dopo le nette difficoltà dei mesi scorsi. Certo, sugli sci stretti, in particolare nella giornata di sabato, è apparso una vera furia e questo rafforza ancora una volta la convinzione che, con salti leggermente migliori (una trentesima misura, ad esempio), il campione carnico potrebbe stabilmente battagliare per la zona podio. Però va bene così, in attesa di Seefeld dove su un trampolino più piccolo potrà decisamente fare meglio.

Abbiamo poi ritrovato Lukas Runggaldier, un ragazzo che, in passato, ha saputo regalare ben più di una soddisfazione alla nostra nazionale: tra 2011 e 2012, il gardenese navigava spesso tra la quinta e la decima posizione, prima di farsi vedere in grande spolvero, dopo qualche difficoltà di troppo, alle ultime Olimpiadi. Il problema di Lukas, tendenzialmente, è quello di portar fuori poca velocità dal trampolino, ma a Chaux-Neuve ha saltato decisamente bene nella prima gara (ventiduesima misura) e si era comunque salvato nel PCR (quarantesimo) così da poter poi sfogare le sue doti nel fondo: arrivano un undicesimo e un ventiduesimo posto che gli regalano i primi punti stagionali, confermando quanto di buono fatto nelle prove a squadre e in Continental Cup. Weekend poco positivo, invece, per Samuel Costa ed Armin Bauer: il primo non riesce a sfruttare l’ennesimo buon salto trovato nel PCR per chiudere a punti almeno la gara di domenica, il secondo, ripescato proprio per la Gundersen domenicale, non l’ha portata a termine. Tuttavia, anche solo recentemente i gardenesi hanno dimostrato di poter cogliere ben altri piazzamenti.

foto: pagina Facebook Fis Nordic Combined World Cup

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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