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Artistica

Ginnastica, Mondiali – Cambiano le Finali di Specialità? Le nuove proposte FIG

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I Mondiali di Nanning sono stati un autentico successo: Guangxi Arena gremita (sempre oltre 10mila persone presenti), organizzazione perfetta, risultati tecnici davvero rilevanti.

Si può, però, sempre fare meglio. La Federazione Internazionale della ginnastica ha diffuso la sua newsletter #36 nel mese di novembre, in cui ha avanzato alcune proposte per migliorare la rassegna iridata negli anni venturi.

 

Sulla carta c’è un’idea rivoluzionaria per quanto concerne le Finali di Specialità. Cioè alternare un esercizio femminile con uno maschile, mescolando insieme due attrezzi.

Facciamo un esempio (utilizzo dei nomi puramente casuali): Simone Biles svolge il suo salto al volteggio e, mentre la giuria femminile calcola il punteggio della statunitense, al corpo libero si esibisce Kohei Uchimura. Poi, mentre la giuria maschile valuta la prestazione del giapponese, alla tavola si presenta Larisa Iordache.

Al momento, invece, le Finali sono divise per sesso: le otto finaliste gareggiano una dietro l’altra, senza essere interrotte dagli uomini (e viceversa).

Non so quanto questo eventuale cambiamento possa giovare agli atleti: i tempi di svolgimento della Finale raddoppierebbero da 27-28 minuti si andrebbe a toccare l’ora di gara, con il risultato che tra prima e ultima esibizione intercorra un lasso davvero troppo lungo, perdendo un po’ il contatto con le dinamiche della pedana e soprattutto che si gareggi a freddo. Certamente aumenterebbe lo spettacolo perché non ci sarebbero tempi morti e il pubblico potrebbe godersi due competizioni contemporaneamente.

Decisione da prendere con le pinze e da valutare attentamente durante il prossimo anno.

 

Si propone poi di rivedere il regolamento concernente l’utilizzo delle riserve nel turno di qualificazione e nella Finale a squadre.

Giustamente si propone di inserire in un’unica suddivisione tutti i gruppi misti (cioè le Nazioni che non presentano l’intera squadra, cosa che accadrà in maniera massiccia a Glasgow 2015).

Poi andiamo sul tecnico: 20 minuti di riscaldamento generale, 20-25 minuti di riscaldamento per ciascun attrezzo, maggiori “training hall” a disposizione..

Da rivedere anche la posizione delle telecamere. Spesso si è notato che gli atterraggi non si sono mostrati nella loro interezza e che qualche elemento non ha avuto la giusta inquadratura.

 

(foto Vatteroni/Federginnastica)

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