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Sci Alpino

Sci alpino: le slalomiste azzurre verso Levi per battere un colpo

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Ogni anno, da troppi anni ormai, si inizia la stagione sciistica con la consapevolezza che lo slalom femminile rappresenta, sulla carta, la disciplina dalla quale attendersi minori soddisfazioni.

Certo, pare che la Federazione abbia particolarmente investito nell’attività di base per fare in modo che tante giovani atlete si avvicino ai rapid gates, del resto i problemi di tale specialità sono sia qualitativi sia puramente quantitativi per i colori azzurri. In ogni caso ci vorranno anni per poter raccogliere i frutti di questi investimenti e nel frattempo bisogna giocarsi le carte a disposizione: nel mazzo tricolore ritorna Irene Curtoni, dopo un anno di stop, ed escono momentaneamente causa infortunio Michela Azzola e Nicole Agnelli, ovvero le uniche due concrete speranze per l’immediato futuro.

A Levi, dunque, tra sette giorni ci sarà in gara anche la più esperta delle due sorelle valtellinesi, una ragazza in grado di ottenere cinque piazzamenti tra le prime dieci – ovvero la manna dal cielo – tra 2011 e 2013, confermandosi, nel pieno delle sue potenzialità fisiche, comunque tra le prime venti della disciplina. Un anno di stop non è facile da digerire, eppure la ventinovenne di Cosio Valtellino sembra aver lavorato bene e potrebbe ambire sin da subito ad un buon piazzamento. La “capitana” azzurra sarà comunque Chiara Costazza: gradino dopo gradino, la fassana ha recuperato un buon livello di competitività e, se mettesse insieme tante ottime sezioni della passata stagione, avremmo un’atleta potenzialmente da prime cinque; nell’ultima annata Chiara alternava infatti passaggi brillantissimi ad errori grossolani, che comunque non le hanno impedito di terminare per tre volte nella top ten vivendo di fatto la miglior stagione post infortunio.

Da recuperare Manuela Moelgg, da recuperare soprattutto come numero di partenza: la bionda altoatesina non ha alcuna intenzione di rinunciare ai paletti stretti, sebbene recentemente abbia ottenuto le soddisfazioni migliori solo in gigante, ma sa bene che, se non dovesse riuscire in breve tempo ad abbassare il pettorale, sarà sempre più difficile recuperare quel livello stabilmente da zona punti, se non addirittura da prime 15, che in un passato non troppo lontano ha dimostrato di avere.

Completano il plotone azzurro Federica Brignone e Sarah Pardeller. La valdostana ha due soli piazzamenti a punti in slalom, disciplina che pratica perché, per sua stessa ammissione, si diverte moltissimo: certo, alle spalle non c’è una grandissima concorrenza, però, per quanto difficilmente la carabiniera raggiungerà qui quella zona podio stabilmente avvicinata in gigante, sarebbe bello che riuscisse a fare un salto di qualità, magari restando con più regolarità in zona punti. Sarah Pardeller, infine, è una ragazza raramente presa in considerazione dalle squadre nazionali, sia per la composizione dei team, sia per le convocazioni alle gare: dodici gettoni di presenza in quattro anni e un unico risultato conseguito a Courchevel a dicembre, quando chiuse ventesima. In Coppa Europa ha sempre fatto vedere buone cose, sfiorando talvolta l’agognato posto fisso: lei stessa è consapevole che col rientro di Azzola e Agnelli le possibilità di rimanere nel giro di CdM si ridurrebbero notevolmente, a meno che non riesca ad inaugurare la stagione con un bel piazzamento.

In generale, realisticamente possiamo porci l’obiettivo di qualificare tre ragazze alla seconda manche: se una di queste riuscisse a stare tra le prime dieci, sarebbe un ottimo inizio di inverno.

foto: FISI

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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