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Sci Alpino

Sci alpino: Federica Brignone per il riscatto

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Fede riparte da un quinto posto, da un podio mancato per un decimo, ma anche dalla convinzione di essere tornata con le migliori. Federica Brignone ha aperto così la sua stagione, con un ottimo piazzamento nel gigante di Sölden otto giorni fa.

Il modo migliore per mettersi alle spalle due annate non troppo positive. Anzi, la prima (2012-2013) notevolmente negativa: una ciste alla caviglia apparentemente banale e forse sottovalutata la torturava gara dopo gara, impedendole di rendere al meglio e costringendola ad operarsi nel bel mezzo dell’inverno. L’anno scorso invece, dopo un debutto sul Rettenbach decisamente lontano da certi risultati, la carabiniera trapiantata da Milano in Val d’Aosta è tornata gradualmente tra le “top” della specialità, pur sfiorando soltanto quel podio sul quale ha tutte le potenzialità per stare costantemente e rimediando una caduta nel gigante olimpico che sul momento aveva persino fatto temere un grave infortunio.

Perché Federica vale il podio, appunto. Vi è salita sei volte, in Coppa del Mondo, tra il novembre 2009 e il marzo 2012, senza contare quel meraviglioso argento ai Mondiali di Garmisch-Partenkirchen 2011. Lo ha sempre fatto con una sciata estremamente tecnica, che sopperiva così alle carenze fisiche, con parecchi chili in meno di massa rispetto alle principali competitor internazionali. E ci vuole tornare. Aver esultato dopo il quinto posto di sabato non significa accontentarsi di quel risultato lì: significa solamente essersi resa conto di poter stare con le migliori anche in una pista per certi versi maledetta, dove non aveva mai concluso tra le prime dieci, peraltro gettando al vento, pochi anni fa, una straordinaria prima manche. Oltretutto, il primo appuntamento stagionale ha messo in luce un nitido miglioramento sui settori piani che tradizionalmente limitavano lei e molte altre atlete azzurre.

La Brignone tornerà in gara a Levi, tra un paio di settimane, alla caccia di punti in slalom, disciplina da lei sempre amata, per quanto non le abbia garantito sinora grandissime soddisfazioni. Ma è in gigante, ovviamente, che l’aspettiamo: a partire da Aspen, il 29 novembre, siamo certi che concretizzerà definitivamente il proprio riscatto.

foto: FISI

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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