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Qatar, polo mondiale dello sport nei prossimi anni

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Il Qatar è un piccolo emirato nel quale vivono appena due milioni di persone, ma con i suoi 96.000 dollari di reddito pro capite a parità di potere d’acquisto è anche lo stato più ricco al mondo. Buona parte di questi proventi vengono dalle rendite petrolifere: il Qatar è infatti il diciottesimo produttore mondiale di oro nero, ma in proporzione alla sua popolazione ed al suo territorio può essere considerato fra i primi in assoluto, visto che ogni giorno riesce a produrre quasi un barile per abitante. Nonostante alcune stime affermino che, con i ritmi di produzione attuale, il Qatar sarà uno degli ultimi Paesi al mondo ad esaurire le proprie riserve petrolifere, i dirigenti dell’emirato hanno potendo vantare grandi bellezze storiche o artistiche, il Qatar ha pensato bene di organizzare eventi sportivi a raffica per attirare visitatori da tutto il mondo, differenziando così le proprie entrate economiche e diminuendo la dipendenza nei confronti dell’andamento del prezzo del petrolio. L’esempio qatariota, tra l’altro, ha poi fatto da traino per altri Paesi che hanno una situazione economica simile, come il Bahrein, gli Emirati Arabi Uniti o l’‘Oman, i quali hanno iniziato ad ospitare rassegne sportive negli ultimi anni, mentre nell’ultimissimo periodo anche l’Arabia Saudita ha dato segnali di voler tentare questa strada.

Il Qatar, pioniere del mondo mediorientale da questo punto di vista, ha iniziato ad entrare in modo convinto nel mondo dello sport da poco più di un decennio, attraverso la naturalizzazione di tanti atleti africani, gli investimenti ma soprattutto l’organizzazione di numerosi eventi di alto livello. Il mondo si è accorto di questo fenomeno quando i qatarioti si sono aggiudicati, non senza polemiche, l’organizzazione dei Mondiali di calcio 2022, ma in realtà la loro ascesa è stata graduale. Già da anni, infatti, la capitale Doha ospita annualmente il Motomondiale, la Diamond League di atletica ed il torneo ATP di tennis, ma il Qatar ha anche avuto l’onore di organizzare eventi come i Mondiali di calcio Under 20, i Giochi Asiatici, i Masters femminili di tennis, la Coppa d’Asia di calcio ed i Giochi Panarabi, fino ai Mondiali di squash maschile, terminati qualche giorno fa.

Nell’ultimo periodo, poi, l’esplosione, che si concretizzerà con le tante rassegne dei prossimi anni: i petrodollari hanno certamente permesso al Paese arabo di presentare dossier convincenti, e così sono arrivate le assegnazioni dei Mondiali di pallamano maschile 2015, dei Mondiali di ciclismo 2016, dei Mondiali di ginnastica 2018 e, qualche giorno fa, dei Mondiali di atletica 2019, senza dimenticare la candidatura ai Mondiali di pallavolo maschile, ancora per il 2018. Una sorta di Giochi Olimpici dilazionati nel tempo, che potrebbero aprire le porte all’organizzazione della rassegna a cinque cerchi per il 2028, considerando che difficilmente l’edizione 2024 sarà assegnata ad un Paese asiatico dopo il biennio di Pyeongchang 2018 e Tokyo 2020.

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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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