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Ciclismo, doping: ancora un caso nell’Astana, a rischio la licenza World Tour?
Si chiama Viktor Okishev, ha vent’anni ed è un giovane ciclista kazako: quest’identikit non dirà molto alla maggior parte dei nostri lettori, ma assume un’importanza spropositata in quanto quarto caso di positività nel giro di pochi mesi per un ciclista kazako dell’Astana (in questo caso si tratta del Continental Team Astana, la squadra di “riserva” della formazione sponsorizzata dal governo kazako). Dopo i casi di Valentin Inglinskiy, Maxim Iglinskiy ed Ilya Davidenok, dunque, l’antidoping ha pescato il campione asiatico U23 a cronometro, risultato non negativo agli steroidi anabolizzanti androgeni proprio nella competizione continentale. La stessa positività era stata riscontrata in Davidenok, mentre i fratelli Iglinskiy avevano fatto uso di EPO.
Questo caso, sebbene il Continental Team Astana sia formalmente una squadra distaccata rispetto a quella World Tour, costituisce un ulteriore elemento che getta ombre sulla gestione della formazione guidata da Alexander Vinokurov, tra le più coinvolte in casi doping degli ultimi anni: sono oramai una cinquantina i casi che hanno tirato in ballo l’Astana dalla sua creazione. Il tutto proprio quando la commissione delle licenze UCI sta impugnando un dossier sulla squadra kazaka, i cui dirigenti sono stati ascoltati lo scorso 6 Novembre. Secondo i più severi, questo ennesimo caso dovrebbe costare al team la licenza World Tour, mentre per i più benevoli bisognerebbe considerare l’aspetto giuridico che vede nell’Astana Pro Team e nel Continental Team Astana due entità diverse. Alla commissione la parola finale.
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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com
