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Calcio – Top&Flop Serie A: Honda non si ferma, Fiorentina incostante

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La Roma vince, ringrazia il Sassuolo e si avvicina alla Juventus capolista: ora è solo uno il punto che divide le due grandi favorite per lo scudetto. Bene il Milan, che espugna lo storicamente ostico campo di Verona, cade la Fiorentina tra le mura amiche e Inter-Napoli si infiamma nel finale per il 2-2 conclusivo che lascia tutti scontenti. Di seguito i migliori ed i peggiori della settima giornata in attesa del monday night tra Genoa e Empoli.

 

TOP

Honda non si ferma più: alzi la mano chi avrebbe mai scommesso su sei gol del giapponese nelle prime sette partite del Milan. Praticamente uno a gara, o quasi, per dimostrare a tutta Italia che le etichette assegnategli durante i sei mesi di ambientamento in rossonero erano avventate e spesso errate. Mancino prelibato a dispetto di una scarsa agilità, ma copre bene anche la fase difensiva ed è fondamentale per lo scacchiere di Inzaghi.

Ljajic, anno di riscatto? Come per Honda, anche il serbo della Roma veniva da una stagione piuttosto difficile, con poco spazio per mettersi in mostra. Adesso però, nelle rotazioni di Rudi Garcia, l’ex viola sembra aver trovato la sua giusta dimensione: grande gol al Chievo che fa il paio con quello, pesantissimo, di Parma. Uomini come lui servono per vincere lo scudetto.

Cuore Palermo: nel momento forse più difficile dell’avvio di stagione dei rosanero, l’esordiente Gonzalez tira fuori dal cilindro il guizzo vincente a tempo scaduto e salva la panchina di Iachini siglando il gol del 2-1 contro il Cesena al dodicesimo corner battuto dai siciliani in una gara a senso unico. Adesso può partire la riscossa, perché la squadra è talentuosa e affamata.

 

FLOP

Fiorentina, ko pesante: è ancora una Viola incostante e timida, che al momento di compiere il salto di qualità tanto atteso si scioglie e torna al punto di partenza. I tanti infortuni non sono un alibi: nel calcio, oltre a mantenere il possesso palla, bisogna segnare. Montella spesso pecca in questo e ieri la Lazio non l’ha perdonato.

Chievo Verona, addio a Corini: lecito esonerare il tecnico dopo due sconfitte contro Milan e Roma? Sì e no, le opinioni sono contrastanti. Da un lato il cammino di una piccola che punta alla salvezza non può prescindere dai punti mancati con le big, dall’altro i clivensi hanno racimolato poco giocando spesso male. Arriverà la scossa?

Parma in caduta libera: dall’Europa League (poi cancellata in tribunale) all’incubo retrocessione. La sosta non sveglia Cassano e compagni, che cedono al novantesimo a Bergamo con un errore di Mirante e ora sono ultimi in classifica con soli tre punti. Mercato non all’altezza e troppe sbavature individuali: il giocattolo di Donadoni comincia a mostrare preoccupanti crepe.

 

Ora i tre migliori giovani italiani dell’ultimo turno.

Simone Zaza (Sassuolo): la Juventus è la sua vittima preferita, in attesa – chissà – di sognare qualcosa di grande in futuro con quella maglia. La zampata dell’azzurro frena la capolista e promuove il progetto giovani degli emiliani, esaltati da Di Francesco.

Manolo Gabbiadini (Sampdoria): quarto centro stagionale per dimostrare di non essere solo un fine assist man, ma anche un attaccante che sa vedere con costanza la porta. I blucerchiati sono beffati (2-2) a Cagliari, ma il terzo posto rimane saldo nelle loro mani.

Stephan El Shaarawy (Milan): finalmente una prestazione positiva dopo tante settimane di dubbi riguardo la sua condizione fisica e soprattutto mentale. Manca ancora il gol, ma presto arriverà.

 

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