Seguici su

Calcio

Calcio: Italia-Azerbaijan nel segno di Antonio Conte

Pubblicato

il

Dopo l’Olanda e la Norvegia, tocca all’Azerbaijan. E poi a Malta, ma è ancora presto. La nazionale italiana di calcio, che ancora si lecca le ferite dopo il fallimento del Mondiale in Brasile ma cerca di ripartire al più presto, con un nuovo commissario tecnico e idee di gioco fresche e motivate, verso Euro 2016, è attesa questa sera a Palermo (ore 20.45) per la seconda gara di qualificazione alla rassegna continentale in Francia.

Antonio Conte, nei suoi primi dieci giorni con la squadra vissuti a settembre, ha già modellato il gruppo secondo il proprio credo. Corsa, grinta, cattiveria agonistica, massima concentrazione e cinismo. Non era raro alla Juventus e non è raro adesso arrabbiarsi per un errore qualsiasi anche sul due o tre a zero nel primo minuto di recupero. E’ successo e succederà ancora, speriamo tante volte, perché è questo il dna dell’allenatore pugliese. Che in azzurro ha riportato un’aria pulita, leggera e allo stesso tempo carica di adrenalina, per dimostrare a tutto lo stivale che la tanto bistrattata Nazionale vale molto di più del flop brasiliano.

Brillante contro l’Olanda – ma si trattava di un’amichevole, e con gli ospiti in dieci uomini dall’ottavo minuto – ed intelligente contro la Norvegia, l’Italia di Conte viene da due gare con quattro gol all’attivo e zero subiti. Il calendario è benevolo: Azerbaijan e Malta non rappresentano avversari oltremodo impegnativi, si possono aumentare le statistiche ma soprattutto i punti in classifica. Vincere aiuta a vincere, si dice, e negli ultimi tre anni la Juventus (perlomeno in Serie A) ne ha rappresentato un limpido esempio. Con la Nazionale può e deve essere lo stesso, i mezzi ci sono e la fiducia nell’ambiente enorme.

 

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook

Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo

Clicca qui per seguirci su Twitter

 

francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

Twitter: @FCaligaris

Foto da: profilo Twitter FourFourTweet

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *