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Volley, Mondiali 2014 – A chi la Coppa? Brasile, poker da leggenda. Polonia, storia in casa

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Una la aspettavano tutti, era la superfavorita e non ha deluso, battendo l’ennesimo colpo di una carriera sempre più favolosa. L’altra era attesa da una Nazione intera, sospinta da una marea di gente, trascinata all’appuntamento di una vita.

Il Brasile difende il suo triplo titolo di Campione del Mondo e insegue il poker consecutivo, mai riuscito a nessuno nella storia (l’Italia è ferma a tre 1990, 1994, 1998). La Polonia è riuscita nell’impresa di agguantare la finale in casa, di giocare per la Coppa davanti al proprio pubblico come non succedeva dal 1978 (Italia sconfitta dall’Unione Sovietica).

 

Stasera (ore 20.25, diretta RaiSport1) sapremo chi alzerà la Coppa. Comunque vada sarà leggenda. In un caso verrà incoronata la Nazionale più vincente di tutti i tempi; nell’altro caso parleremo di un’impresa sportiva che ha sovvertito il pronostico della vigilia e che ha regalato al proprio pubblico il trionfo in casa nello sport nazionale.

I verdeoro sono alla quinta finale (persa solo quella del 1982, l’ultimo sussulto dell’Armata Rossa), i biancorossi alla terza e sperano di ripercorrere i fasti della generazione che fece sognare i padri dei ragazzi in campo, ispirati dal trionfo del 1974. Persero però nel 2006, proprio contro il Brasile.

La fornace di Katowice spera ovviamente che questa volta il film sia completamente diverso e che la Nazione ospitante possa tornare a gioire dopo 52 anni dall’ultima volta (URSS nel 1962 e nel 1952, unici capaci di far festa nel proprio catino).

 

Il pronostico, almeno dal punto di vista tecnico, pende tutto dalla parte del Brasile che ha il blasone, la rabbia, l’agonismo per uscire fuori nei momenti di difficoltà e soprattutto quando conta. La stagione dei verdeoro era partita in sordina, ma poi si sono presentati all’appuntamento clou nella loro condizione fisica migliore.

Arrivano alla finale con 11 vittorie alle spalle: hanno annientato la grande rivale Russia per ben due volte, hanno umiliato la Bulgaria e demolito la Germania. Questi gli unici scalpi di rilievo in un cammino davvero molto semplice e caratterizzato comunque da una sconfitta, l’unica…inflitta proprio dalla Polonia!

I padroni di casa hanno vinto 3-2 nel primo incontro della terza fase, disputato cinque giorni fa, con un rush finale da urlo dove hanno annullato anche un match-point. Ed è proprio questo precedente che infonde ancora più ottimismo nei ragazzi di Antigà.

Anche i biancorossi si presentano a questa supersfida con un solo ko patito in queste tre settimane: nella seconda fase contro gli USA, poi suicidatisi clamorosamente contro l’Argentina. Il loro percorso è stato difficilissimo e hanno steso Serbia, Iran, Francia, Italia ma soprattutto Brasile e Russia, in meno di 48 ore, in un girone infernale della terza fase dove hanno eliminato i Campioni Olimpici.

 

La Polonia si aggrappa al suo sestetto compatto e ordinato, solido in tutti i fondamentali. Spera nei guizzi di uno scatenato Wlazly, nei muri di Klos, nei miracoli di Winiarski. La costruzione di gioco sembra essere il loro forte, in un’impostazione estremamente classica ma ben funzionale.

Il gioco del Brasile è arcinoto. A tutto campo, estro, fantasia, precisione in attacco, invenzioni in cabina di regia di Bruninho, Lucarelli e Wallace pronti a schiacciare a terra palloni, Murilo a muro per stoppare sul nascere le velleità avversarie.

Si prevede equilibro, spettacolo, ma anche tanta tensione come accade in tutte le finali Mondiali. Aggiungiamo un po’ di pepe: l’Italia deve tifare Polonia per essere sicura di partecipare alla prossima Coppa del Mondo, altrimenti bisognerà andare a fare i conti con i ranking. Quello Mondiale ci negherebbe la qualificazione; quello Europeo è ancora in bilico, va aggiornato e rischia di essere stravolto. Quale dei due verrà considerato dalla Federazione Internazionale?

 

Nel pomeriggio (ore 16.40, diretta RaiSport1) Francia e Germania, sconfitte rispettivamente da Brasile e Polonia in semifinale, si giocheranno la medaglia di bronzo. I transalpini hanno espresso il miglior gioco dei Mondiali e sono favoriti per replicare il terzo posto del 2002 al termine di un bellissimo cammino; i tedeschi non erano mai giunti fino a questo punto dal crollo del muro di Berlino e possono migliorare il quarto posto conquistato dalla Germania dell’Est nel 1974, Campione del Mondo quattro anni prima.

 

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