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Atletica, Diamond League da urlo! Show Gatlin, alto da Record, sette mondiali stagionali!

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La stagione internazionale della grande atletica leggera non poteva chiudersi in un modo migliore. A Bruxelles (Belgio), la seconda Finale di Diamond League ha dato assoluto spettacolo. Sono arrivate addirittura sette migliori prestazioni mondiali stagionali, un Record del Mondo sfiorato, gare spettacolari e numeri da autentico circo.

Questo è stato il miglior commiato per la disciplina che sta per chiudere i battenti all’aperto: domenica il meeting di Rieti, il prossimo weekend la Continental Cup sono gli ultimi appuntamenti di rilievo di questo 2014.

 

Questa volta ci siamo andati davvero vicini! Mutaz Essa Barshim ha sfiorato il Record del Mondo di salto in alto, il primato che da 18 mesi vacilla a ogni gara ma che non vuole crollare. Il mitico 2.45 di Sotomayor, datato 27 luglio 1993, guarda ancora tutti dall’alto verso il basso.

Il qatariota inscena una gara meravigliosa con Bohdan Bondarenko, suo grande rivale. I due arrivano a giocarsi la vittoria a quota 2.43. Barshim la supera al primo tentativo: record asiatico, miglior prestazione mondiale stagionale e soprattutto secondo atleta di sempre! L’ucraino fallisce e decide di passare alla quota successivo: 2.46, quello che sarebbe il nuovo record planetario. Due errori a testa, prima dell’ultima prova di Mutaz che ci fa sognare. Si consolerà con la conquista del diamantone, soffiato proprio al Campione del Mondo.

Terzo Ivan Ukhov (2.34). A Gianmarco Tamberi non riesce l’assalto al personale di 2.31: supera 2.20 al secondo tentativo e poi commette tre errori a 2.25.

 

Bolt assente? Ci pensa un favoloso Justin Gatlin a non farci sentire la mancanza del Campionissimo! Lo statunitense vola sui 100m, li completa in uno spettacolare 9.77, miglior prestazione mondiale stagionale (migliora il già suo 9.80), ma soprattutto diventa il quinto atleta di tutti i tempi sulla distanza! Meglio di lui solo Usain Bolt (9.58), Tyson Gay (9.69), Yohan Blake (9.69), Asafa Powell (9.72).

Martedì ha gareggiato a Rovereto e, per colpa di un grave errore dello starter, un gioco di false partenze e del vento contro aveva terminato 10.07. Cosa ci siamo persi…. Con questo trionfo Gatlin conquista anche il diamantone e i 40000 graditi dollari.

Gara di assoluto livello con ben quattro atleti sotto i 10’’. Secondo l’altro statunitense Michael Rodgers (9.93), terzo Asafa Powell (9.95), quarto Kemar Bailey-Cole (9.96). A seguire James Dasaolu (10.00), Tyson Gay (10.01) e Nesta Carter (10.01).

Non soddisfatto Justin Gatlin ha doppiato la gara e, un’ora dopo, ha corso anche i 200m! Affaticato? Macché. Un fantastico 19.71, a soli tre centesimi dalla già sua miglior prestazione mondiale stagionale (che è ancora il suo personale)! Non ci sono parole. Secondo il qatariota Femi Ogunode (20.15), terzo il panamense Alonso Edwards (20.26), solo quarto Christophe Lemaitre (20.30).

 

Renaud Lavillenie sempre più epico. Il francese vince il diamantone del salto con l’asta, diventando l’atletica capace di vincere la Diamond League per cinque volte consecutive (cioè sempre da quando esiste). La gara è già sua a quota 5.83, poi infila il 5.93 della miglior prestazione mondiale stagionale (un centimetro meglio di quanto da lui fatto il 18 maggio a Shanghai) e poi prova addirittura a saltare 6.03, suo personale all’aperto. Purtroppo arriveranno tre nulli.

Secondi il greco Konstantinos Filippidis e il polacco Robert Sobera, entrambi capaci di superare 5.65 al primo tentativo.

 

Anche la velocità femminile vuole chiudere con il botto e ci pensa una pennellata di Allyson Felix sul mezzo giro di pista. La statunitense addomestica i 200m e realizza la miglior prestazione mondiale stagionale in 22.02, un centesimo meglio di quanto fatto agli Europei da Dafne Schippers. L’olandese conquista comunque il terzo gradino del podio (22.20), battuta però dalla francese Myriam Soumaré scesa al personale (22.11).

Per la grande Felix arriva anche il diamantone, soffiato alla nigeriana Blessing Okagbare che sbaglia gara (sesta in 22.60).

 

Valerie Adams, spara la bomba di fine stagione! La Campionessa Olimpica e Mondiale getta il suo peso a 20.59, miglior prestazione mondiale stagionale (migliorato di 13cm il suo precedente del 29 marzo) e cancella l’annoso record del meeting (20.57 di Natalia Lisovkaya, vecchio di 27 anni!). Questa è la settima vittoria in Diamond League: la neozelandese ha realizzato l’en-plein nel 2014 e soprattutto si è spinta al 57esimo trionfo consecutivo, confermando l’imbattibilità che dura da quattro anni esatti! Seconda la tedesca Christina Schwanitz (19.86), terza la statunitense Michelle Carter (19.73).7

Tiro monstre anche per Barbora Spotakova che fa volare il suo giavellotto alla miglior prestazione mondiale stagionale (67.99, rifilati 67cm al precedente della Stahl) e record del meeting (23cm meglio di Trine Solberg-Hattestad nel 2000). La ceca aveva già vinto il diamantone e questo risultato è la ciliegina sulla torta dell’eccellente stagione, al rientro dalla maternità. Seconda la sudafrica Sunette Viljoen (64.30), terza l’australiana Kathryn Mitchell (62.93).

 

Miglior prestazione mondiale stagionale sui 3000m per il keniota Jairus Kipchoege Birech (7:58.41): nessuno era sceso sotto gli otto minuti in questa stagione. Soprattutto diventa il decimo atleta di tutti i tempi a livello cronometrico e l’undicesimo a scendere sotto la fatidica barriera!

A Mahiedine Mekhissi-Benabbad non riesce l’assalto al record europeo e si deve accontentare della seconda posizione in 8:03.23, parziale riscatto della squalifica agli Europei quando si tolse la maglia durante la gara. Terzo posto per lo statunitense Evan Jager, al nuovo record continentale (8:04.71, migliorato di 2.10 il suo precedente del 2012).

Caterina Ibarguen vince il salto triplo con una prestazione molto convincente. Non sarà il balzo di 15.31 del mondiale stagionale che l’ha spinta a un passo dal Record, ma il 14.98 odierno è ampiamente soddisfacente. La colombiana ha dominato letteralmente la stagione e si presentava alla finale già con il diamantone ampiamente in tasca. Seconda l’ucraina Olha Saladukha (14.53), terza la russa Yekaterina Koneva (14.40).

 

Sanya Richards-Ross vince bene i 400m (49.98) davanti alle giamaicane Stephenie Ann McPherson (50.12) e Novlene Williams-Mills (50.42) che conquista però il diamantone. Libania Grenot chiude al quinto posto in 51.15, in linea con i tempi del suo trionfo europeo ma lontano dallo stagionale (50.55). La supera anche l’ucraina Olha Zemlyak, che scende al personale (51.07).

Il francese Pascal Martinot-Lagarde vince agevolmente i 110m ostacoli ma senza il super tempone che ci si poteva aspettare: 13.08, davanti al cubano Orlando Ortega e al russo Sergey Shubenkov (13.22).

La giamaicana Kaliese Spencer conferma il proprio dominio stagionale sui 400m ostacoli vincendo tappa (54.12) e diamantone. Seconda la ceca Denisa Rosolova (54.54), terza la britannica Eilidh Child (54.76).

Adam Kszczot e Mohammed Aman si sono cimentati sui 1000m, realizzando entrambi il record nazionale: 2:15.72 per il polacco, 2:15.75 per l’etiope. Entrambi per l’occasione hanno allungato di 200m l’abituale sforzo.

Bel volatone tra l’algerino Taoufik Makhloufi e il kenyota Silas Kiplagat sui 1500m: 3:31.78 per il maghrebino, ma il ragazzo degli altipiani (3:31.80) si consola con un bel diamantone. Terzo il gibutano Ayanleh Souleiman (3:32.82).

Robert Harting primeggia nel disco (65.57) ma non riesce a soffiare il diamantone a Piotr Malachowski (secondo, 67.35). Terzo l’estone Gerd Kanter (65.81).

La statunitense Brenda Martinez vince gli 800m (1:58.84) sulla britannica Lynsey Sharp (1:58.94) e sulla keniota Eunice Jepkoech Sum (1:58.94).

La kenyota Mercy Cherono vince i 3000m (8:28.95) precedendo l’olandese Sifan Hassan (8:29.38, record nazionale) e l’etiope Genzebe Dibaba (8:29.41).

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