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Boxe, Campionati UE: tante luci e qualche ombra per l’Italia

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I Campionati dell’Unione Europea si sono chiusi per l’Italia su una nota positiva: dopo cinque anni di assenza, la rassegna è tornata di scena a Sofia, regalando due ori, un argento ed un bronzo alla compagine azzurra, sinonimo di primo posto nel medagliere al pari della Bulgaria. L’Italia, inoltre, non conquistava un oro in questa manifestazione dal 2007, mentre l’ultima volta che se ne aggiudicò due risaliva al 2006.

Considerando ciò, il bilancio della spedizione non può che essere positivo. Vincenzo Mangiacapre, in particolare, ha confermato di essere oramai una certezza nella categoria 64 kg. Il venticinquenne, bronzo olimpico a Londra ma anche terzo ai Mondiali ed agli Europei nel 2011, è ormai uno dei punti fissi della nazionale italiana, come ha dimostrato con la sua prestazione, corredata anche dal premio di miglior pugile della competizione fra tutte le dieci categorie.

Anche lui classe 1989, Valentino Manfredonia ha finalmente effettuato quel salto di qualità che gli mancava. Il medagliato d’oro della categoria 81 kg era già da tempo dipinto come un pugile di prospettiva: questa medaglia conferma queste impressioni, e lo lancia alla perfezione verso le prossime competizioni a due anni dalle Olimpiadi.

Tra i meno noti al grande pubblico, vista la sua convivenza nella categoria +91 kg con Roberto Cammarelle e soprattutto la giovane età, Guido Vianello ha rappresentato la vera sorpresa del clan azzurro sui ring di Sofia. Il ventenne, che si era messo in luce con il titolo nazionale lo scorso anno, ha ottenuto una medaglia d’argento che inaugura il suo palmarés internazionale e garantisce una continuità alle vittorie di Cammarelle in questa categoria.

Nonostante la medaglia di bronzo tra i 48 kg, Manuel Cappai non può ottenere la promozione. Lo scarso numero di partecipanti nella sua categoria, infatti, gli ha permesso di vincere la medaglia praticamente a tavolino, pur perdendo l’unico incontro disputato. Il ventunenne potrà rifarsi presto della delusione, anche perché in occasioni precedenti si è comportato molto meglio.

Di più ci si aspettava anche da Salvatore Cavallaro (75 kg), già medagliato ai Mondiali Junior, e da Fabio Introvaia (60 kg), altro pugile dal grande potenziale. Per loro si è comunque trattato di un’esperienza importante, così come per gli altri partecipanti azzurri, Riccardo D’Andrea (56 kg) ed Alfonso Di Russo (69 kg).

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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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