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Basket, qualificazioni Euro 2015 – Italia, pro e contro dopo le prime sfide

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Le qualificazioni all’Europeo del prossimo anno proseguono e l’Italia è davvero vicina a staccare il biglietto per la manifestazione continentale dopo le due vittorie con Russia e Svizzera. Una situazione davvero perfetta per la squadra di Simone Pianigiani, che già domenica potrebbe passare il turno matematicamente in caso di altro successo contro i russi.

Sono state due partite molto diverse tra loro e che hanno visto comunque una crescita dell’Italia. Contro la Russia gli azzurri non hanno giocato bene e soprattutto hanno tirato malissimo dal campo, con percentuali disastrose sia da due (48%) che da tre(18%). A Mosca abbiamo messo a segno solamente due triple in tutta la partita, anche se quei due canestri sono arrivati in un momento fondamentale del match, quando a tre minuti dalla fine prima Datome e poi Gentile hanno firmato in rapida successione il pareggio ed il sorpasso.
Siamo tornati da Mosca con un’assoluta certezza: il cuore azzurro è immenso. Sotto per quasi trentacinque minuti, anche in doppia cifra ad un certo punto, gli azzurri non hanno mai mollato e alla fine sono riusciti a far loro il match. Tutti si sono sacrificati e in momenti diversi della partita ognuno ha portato il suo contributo, tenendo l’Italia in partita.
L’impegno con la Svizzera, sinceramente, è stata poco più di una passeggiata di salute per i nostri ragazzi, vista la pochezza di un avversario, indebolito notevolmente dalle assenze delle sue stelle (Sefolosha, Capela e Brunner). Contro gli elvetici abbiamo dominato fin dal primo quarto e la partita poteva già ritenersi conclusa dopo i primi venti minuti. Dopo l’intervallo c’è stato un lunghissimo “garbage time” in cui hanno trovato spazio anche alcuni azzurri che avevano giocato meno in Russia, come Achille Polonara, che alla fine riuscirà a mettere a segno 14punti. L’unica nota negativa, data forse da un normale rilassamento visto il punteggio, è stato il terzo quarto, che nel complesso abbiamo perso per 24-23, ma che non ha destato la minima preoccupazione agli azzurri.

Ponendo l’accento sulle prestazioni individuali il migliore per ora è stato senza dubbio Alessandro Gentile. Per due volte miglior marcatore della squadra (20 con la Russia e 17 con la Svizzera), ma quello che più risalta è l’atteggiamento mostrato dal capitano dell’Olimpia Milano. Alessandro è già diventato uno dei leader di questa squadra e soprattutto a Mosca ha saputo trascinare la squadra nel finale ad un successo che ha messo in discesa la qualificazione all’Europeo.

Un immenso elogio va fatto anche a Gigi Datome, capitano azzurro che ha saputo prendersi grandi rivincite questa estate dopo una stagione passata per lo più in panchina (inspiegabilmente verrebbe da aggiungere) a Detroit. Il sardo non ha mai messo in secondo piano la maglia azzurra, rispondendo sempre presente a tutte le convocazioni e anche ora che poteva rimanere in America per preparare al meglio una stagione NBA per lui fondamentale, ha preferito venire in Europa e lottare giorno per la causa azzurra.

Sono ormai delle certezze in maglia azzurra sia Pietro Aradori che Andrea Cinciarini. La guardia ha completato in questi ultimi anni la sa maturazione agonistica ed ora vivrà una stagione importantissima in Turchia con la maglia del Galatasaray. Un anno che può far benissimo al bresciano, ma anche alla stessa nazionale che potrebbe ritrovarsi con un giocatore ancora più forte e che sarà titolare in una squadra che l’anno scorso ha raggiunto i quarti di finale in Eurolega.

Il play ha completato un anno fantastico con l’ottima esperienza in azzurro. Nelle ultime due stagioni il Cincia è definitivamente esploso e cresciuto tantissimo in cabina di regia e anche l’anno scorso partiva per fare la riserva di Diener all’Europeo, ma poi il campo ha cambiato completamente le prospettive iniziali. Un giocatore fondamentale per Simone Pianigiani, che non ha esitato un solo secondo a dargli in mano le chiavi del gioco azzurro.

Passiamo alla zona di campo che destava le maggiori preoccupazioni all’inizio delle qualificazioni: quella sotto i tabelloni e dunque del ruolo di centro. Contro la Russia si è salvato il solo immenso Marco Cusin, che ha saputo gestire al meglio il pericolosissimo Modzgov, segnando canestri importantissimi anche nel finale; mentre Riccardo Cervi ha sofferto troppo e ha costretto il centro ex Cantù agli straordinari. Il pivot di Reggio Emilia si è comunque riscattato con una buona prova contro la Svizzera, anche se il vero test sarà domenica nuovamente contro la Russia, sfida che aspetta tutta la nazionale per dimostrare di essere definitivamente una grande squadra.

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Immagine: FPI (pagina Facebook)

andrea.ziglio@olimpiazzurra.com