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Volley, World League – Troppo forte questo Brasile: l’Italia crolla, quinto ko filato

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Quando conta davvero, quando c’è in palio un trofeo o una qualificazione, quando sono con l’acqua alla gola…vincono loro.

D’altronde non si è Campioni del Mondo per caso. Il grande Brasile, sull’orlo del baratro e a serio rischio qualificazione alla Final Six, sconfigge l’Italia per 3-1 (25-16; 21-25; 25-19; 25-19) di fronte agli 8100 spettatori dell’Unipol Arena di Bologna (sold out), nella gara1 dell’ultimo weekend del turno eliminatorio di World League.

 

Gli azzurri giocano una buona partita nel complesso, riescono anche a mettere sotto i verdeoro nel secondo set e a tenere il loro passo in diversi frangenti dell’incontro ma, probabilmente appesantiti dai carichi di lavoro svolti nell’ultima settimana a Cavalese, devono capitolare di fronte alla voglia e alla fame dei nostri anniversari.

Quinta sconfitta consecutiva in World League per l’Italia, dopo le quattro maturate in trasferta tra Iran e Polonia. E questa fa ancora più male perché arriva con tutti i big in campo, con la formazione delle sei vittorie iniziali (con tanto di doppietta in trasferta proprio in Brasile) e nel match più sentito nel nostro Paese: quello contro i maestri sudamericani.

Per i ragazzi di Berruto era in palio il primo posto nella Pool A, ora condiviso con l’Iran (già qualificato): gli asiatici saranno impegnati in Polonia, con i ragazzi di Antigà che ora devono recuperare tre punti al Brasile. Le speranze di riuscire a strappare il primato sono sempre più residue per i nostri colori.

Questa la classifica momentanea (tra parentesi il numero di incontri giocati): Iran 19 punti (10), Italia 19 punti (11), Brasile 14 punti (11), Polonia 11 punti (10).

 

Non basta uno Zaytsev in formato trascendentale. Lo Zar è superlativo, spara a terra 30 punti, in attacco tiene il 61%, conquista praticamente da solo il secondo set, si prodiga anche a muro ma per larghi tratti è sembrato davvero isolato.

Il nostro muro ha ancora fatto troppa fatica (5 punti), leggendo bene alcune giocate avversarie ma non riuscendo a coprire altri passaggi abbastanza semplici. Il meccanismo muro-difesa è mancato particolarmente nel primo set, quando il Brasile ci ha davvero schiacciato.

La ricezione crolla sotto i colpi di Wallace (22). Il servizio ci aiuta ad uscire in alcuni frangenti di gioco, specialmente grazie alla potenza, ma arriva un solo ace. Ma l’impressione dell’incontro è molto semplice: l’Italia ha ben giocato, pur con qualche passaggio a vuoto, ma oggi il Brasile era davvero troppo forte e più capace di spingere sull’acceleratore nei momenti topici del match.

Dragan Travica ha fatto bene quando ha capito di insistere sui centrali durante il secondo set. Birarelli e Piano non sono riusciti a incidere a muro, ma hanno messo giù qualche bel primo tempo (8 e 6 punti). Non bene le bande: Kovar e Parodi non hanno certamente giocato il loro miglior incontro. Rossini il libero, Vettori entrato nei finali di set per forzare il servizio, scampoli per Lanza e Randazzo.

 

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