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Ciclismo

Tour de France 2014, le pagelle dell’undicesima tappa: bene Gallopin, ma grande Italia!

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Si è conclusa anche l’undicesima tappa del Tour de France 2014, partita dopo il giorno di riposo da Besancon a Oyonnax. A vincere è stato il francese Tony Gallopin davanti a John Degenkolb e ai nostri Trentin e Bennati. Andiamo a vedere le pagelle di questa frazione.

Tony Gallopin, voto 9: un fantastico Tour de France per colui che al momento può essere nominato miglior francese per le classiche di un giorno. Dopo aver vestito la Maglia Gialla nel giorno della festa nazionale, il corridore della Lotto Belisol si va a prendere anche il successo di tappa con un fantastico attacco da finisseur. Ci ha provato in discesa, è stato ripreso dal gruppetto che comprendeva Sagan ed è ripartito al contrattacco in pianura riuscendo a tenere alla rimonta del gruppo.

John Degenkolb, voto 7.5: era partito ad inizio Tour con i gradi di capitano in queste tappe più mosse, vista la nota fama di sprinter che riesce a reggere benissimo in salita, ma un brutto infortunio nella prima settimana non è riuscito a far mettere in mostra le doti del tedesco. Oggi però è arrivata la vittoria nello sprint, che purtroppo è valso soltanto la seconda piazza visto che c’era già davanti Gallopin. Siamo sicuri che Degenkolb ci riproverà, già a partire da domani.

Matteo Trentin, voto 7.5: da gregario a capitano in pochi giorni. Siamo sicuri che dopo la vittoria di Nancy l’Omega Pharma Quickstep abbia capito ciò di cui è capace il nostro portacolori e in molte più occasioni vedremo il trentino ad essere trainato dai suoi compagni per puntare ai successi e non a trainare gli altri. E’ ormai al livello di tutti gli altri sprinter non puri: a Ponferrada potrà farci sognare…

Daniele Bennati, voto 7: dopo il ritiro di Contador, la Saxo-Tinkoff si è dovuta reinventare. Non più l’obiettivo la classifica generale, bensì i successi parziali: ci hanno provato in serie Roche e Rogers, poi è arrivata la volta di Bennati, che nelle prime tappe era stato utilissimo in pianura al Pistolero spagnolo. L’aretino non ha disdegnato di fare la volata per il piazzamento e si è assestato alle spalle solo di Degenkolb e Trentin, con il quarto posto finale.

Peter Sagan, voto 5: ancora una volta parte come favorito e come da copione perde. Lo slovacco non sfrutta il gran lavoro fatto per oltre 100 chilometri dalla sua Cannondale (voto 8) e per l’ennesima volta per un errore tattico non riesce a battere tutti. Dopo l’attacco di Gallopin in discesa Sagan prova assieme a Kwiatkowski e Rogers a riportarsi sotto, ci riesce, ma tutti i fuggitivi si coalizzano contro lo slovacco e attaccano uno alla volta, con il portacolori della Cannondale che non riesce a chiudere su tutti e si lascia scappare Gallopin, chiudendo nono alla fine.

Garmin Sharp, voto 0: sin dai primi chilometri si stacca il loro capitano, Andrew Talansky (voto 10 per lui solo per essere arrivato al traguardo entro il tempo massimo), a causa delle cadute dei giorni precedenti e nessuno della squadra statunitense si ferma ad aspettarlo. Spaesati dalla perdita del capitano, si mettono a tirare a tutta davanti al gruppo per puntare alla tappa: scatta Slagter che però pochi chilometri dopo è già in crisi e staccato dal gruppo principale. Conclusione: il primo all’arrivo della compagine statunitense è lo stesso Slagter, 99mo ad addirittura 14 minuti di distacco.

Foto: pagina FB Team Sky

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gianluca.bruno@olimpiazzurra.com

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