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Scherma: un Mondiale da protagonisti e un futuro ancora migliore

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In questa settimana la scherma ha imposto ancora una volta il suo ruolo di sport numero uno in Italia, visto che la squadra azzurra ha disputato un ottimo Mondiale, nel quale ha saputo vincere il medagliere come in occasione dell’Europeo del giugno scorso. La manifestazione iridata ha messo la parola fine ad una stagione che ha veramente visto l’Italia dominare sul resto del mondo, ottenendo vittorie e medaglie in tutte le armi.

La più grande certezza si chiama fioretto femminile. Ormai non ci sono più aggettivi per descrivere quello che le nostre fiorettiste riescono a fare ad ogni competizione. In questa stagione solo una volta tra individuale e prova a squadre non ha risuonato l’inno di Mameli. Un dominio che non sembra conoscere la parola fine e che deve spaventare il resto del mondo ed un ricambio generazionale senza paragoni. Delle fantastiche tre, Vezzali-Errigo-Di Francisca, abbiamo già detto tutto e tutte hanno scritto numerose pagine della storia dello sport italiano; ma in questa stagione abbiamo assistito alla definitiva esplosione di Martina Batini. Argento europeo e mondiale, è mancato sempre l’ultimo step,ma il futuro è tutto suo. Incredibilmente nell’ultimo Europeo Under23 non sono arrivate medaglie dall’individuale con Alice Volpi e Camilla Mancini, ma  la strada per togliersi tante soddisfazioni in futuro, tuttavia, è appena iniziata e la prima ha già dimostrato il suo valore in Coppa del Mondo, dove è già salita sul podio.

Al maschile invece la situazione è un po’ diversa, perchè la stagione appena conclusa non è stata molto brillante e soprattutto nei due grandi appuntamenti gli azzurri sono mancati, perchè un argento europeo a squadre non può assolutamente bastare. Va comunque ricordato che un anno si può anche sbagliare e che stiamo comunque parlando di un’arma che ha portato a casa un titolo olimpico e uno mondiale negli ultimi tre anni. Su Cassarà e Baldini possiamo contare per il futuro perchè sono due grandissimi campioni e a Rio quasi certamente saranno le nostre migliori carte; Valerio Aspromonte è arrivato in quel momento della carriera dove bisogna definitivamente svoltare e capire se può diventare uno dei migliori al mondo; su Giorgio Avola c’è da puntare e le prossime stagioni saranno decisive. Un nome su cui scommettere per il futuro è certamente quello di Francesco Ingargiola, bronzo individuale e argento a squadre insieme a Lorenzo Nista, Edoardo Luperi e Filippo Guerra nell’ultimo Europeo Under 23

La spada italiana ha vissuto davvero una stagione pazzesca con addirittura una lettera degli atleti alla federazione per cambiare l’allenatore, Sandro Cuomo. Risultati che non volevano arrivare, continue critiche, prima di vivere un Europeo ed un Mondiale da sogno. Soprattutto tra le donne è successo qualcosa di magico, perchè prima Bianca Del Carretto si è laureata campionessa d’Europa e poi una meravigliosa Rossella Fiamingo è diventata campionessa del Mondo a Kazan, in una settimana che finalmente l’ha vista su quel gradino più alto del podio, dal quale ci aspettiamo non scenda mai più . Da contorno ci sono i due bronzi ottenuti con la prova a squadre, segno di come in queste ragazze bisogna crederci e continuare a lavorare in questo modo per il biennio che porta alle Olimpiadi. A loro potrà aggiungersi un grandissimo talento come quello di Brenda Briasco, fresca campionessa europea under 23.

Anche gli uomini in chiave futura possono sorridere. A Kazan Enrico Garozzo ha svoltato definitivamente e il bronzo mondiale deve essere un trampolino in vista di Rio. Pizzo è sempre un uomo da grandi appuntamenti e Bruttini e Fichera sono giovani dall’ottimo potenziale e a loro vanno aggiunti Andrea Santarelli ed Emanuele Rocco.

In controtendenza ad un’ottima stagione di Coppa del Mondo e ad un buon Europeo, la sciabola azzurra è rimasta a secco di medaglie. Non bisogna comunque fare un processo e mettere sulla croce i nostri sciabolatori, che hanno probabilmente sbagliato l’unico appuntamento in tutto l’anno. Samele e Berrè rappresenteranno il futuro di questa arma, Montano ed Occhiuzzi avranno a Rio l’ultima grande chance della carriera (sempre se strapperanno il pass olimpico) e poi ‘è un vero e proprio fenomeno alle loro spalle: Luca Curatoli, il fuoriclasse sui cui fondare l’intero movimento per i prossimi lustri. Il giovane romano, campione europeo e mondiale under 20 , è riuscito ad ottenere il bronzo anche tra gli Under 23 con avversari più grandi di lui.

 

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andrea.ziglio@olimpiazzurra.com

foto di Augusto Bizzi per Federscherma

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