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Golf femminile, Women’s British Open: clamorosa impresa di Mo Martin! 21^ Sergas

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Uno straordinario eagle alla 72esima buca consegna il Women’s British Open alla sorprendente Mo Martin, per il suo primo clamoroso Major della carriera. La 32enne statunitense, già in testa al termine della seconda giornata, ha domato come poche un Royal Birkdale in condizioni estreme, tanto da essere l’unica a concludere il torneo sotto il Par, a -1 (287 – 69 69 77 72). Lei, addirittura n°99 del ranking mondiale, ci è riuscita, proprio grazie al suo primo eagle del 2014, lei che come miglior risultato negli Slam vantava un 29° posto al recente Kraft Nabisco Championship.

Una vera e propria impresa, con cui la Martin ha beffato due fuoriclasse come la norvegese Suzann Pettersen (72 73 68 75) e la cinese Shanshan Feng (73 71 69 75) pari al Par (288) per il torneo ed entrambe a +3 di giornata. I rimpianti maggiori affliggeranno sicuramente quest’ultima, in testa fino al bogey della buca 16, mentre la scandinava si è svegliata fin troppo tardi con due birdie nelle ultime due buche, insufficienti però per affiancare la statunitense. Il round finale si è trasformato in un incubo, invece, per Inbee Park, prima a 18 buche dal termine. La coreana, però, è incappato in un 77 (+5) che l’ha costretta alla quarta posizione a +1 (289). Quinto posto, con +2, per le statunitensi Jessica Korda e Angela Stanford, per la paraguaiana Julieta Granada e per la coreana Ji Eun-Hee

Soltanto 12esima la n°1 al mondo Stacy Lewis, grande favorita della vigilia ma lontana dalla vetta a +5 (293). La statunitense chiude con un pesante 78 (+6) che le preclude qualunque sogno di bis.

Giulia Sergas si difende come meglio non potrebbe, con un ottimo 74 (+2) con cui risale dalla 38esima alla 21esima posizione, risultato ampiamente positivo per la triestina che chiude con quattro birdie, quattro bogey ed un doppio bogey per il +7 totale (295 – 76 73 72 74).
Decisamente in difficoltà, invece, Diana Luna, costretta dalle insidie del campo ad un 79 (+7) con sette bogey, un doppio bogey e soltanto due birdie. Sette le posizioni perse dalla romana, 54esima con +14 (302 – 76 72 75 79), per uno score in cui spicca soltanto l’ottima difesa operata nel secondo round e null’altro.

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

Foto: zimbio.com

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