CiclismoStrada
Giro d’Italia 2014: straordinario Quintana, tappa e maglia a Val Martello!
Non manca nulla nel tappone del Giro d’Italia 2014 per farlo passare alla storia del ciclismo: non mancano pioggia, neve e vento, non manca ovviamente l’impresa mitica, firmata e sigillata da un grande campione come Nairo Quintana che stravince la frazione e si porta in maglia rosa.
La prima parte di giornata, sulle rampe di Gavia e Stelvio, trascorre con pioggia, neve e nebbia e un gruppo di coraggiosi attaccanti, tra cui l’abruzzese Dario Cataldo (Sky) che conquista la Cima Coppi, i due Androni Diego Rosa e Franco Pellizotti, il solito colombiano Jarlinson Pantano e il polacco Przemyslaw Niemiec (Lampre-Merida). Cataldo non si accontenta del prestigioso traguardo e si lancia a folle velocità in discesa, prendendosi un ampio margine; dietro, però, mentre tanti big si fermano saggiamente per mettersi la mantellina, Nairo Quintana è l’unico a non farlo, e trovatosi con Pierre Rolland, Ryder Hesjedal, Matteo Rabottini e un compagno di squadra a testa per lui e il francese, decide di incrementare il margine con una spericolata azione in discesa e nel successivo tratto in pianura.
Il gruppo del colombiano arriva ad avere 2′ di vantaggio sul gruppo principale e lo mantiene all’imbocco della Val Martello, quando il coraggioso Dario Cataldo viene raggiunto. Sulle prime rampe dell’ultima ascesa, il divario aumenta e Quintana resta con il francese e il canadese, tentando di staccarli in ogni modo e incappando nell’orgogliosissima reazione di Hesjedal, mentre dietro il gruppo si sfilaccia e Cadel Evans va presto in difficoltà. Quintana riesce a piegare il compagno d’avventura solo all’ultimo chilometro e lo precede sul traguardo di 7”; Rolland è terzo a 1’13”, poi trascorre un’eternità prima dell’arrivo di Kelderman (3’31”) e dei brillantissimi Pozzovivo e Aru, rispettivamente a 3’36” e 3’40”; Rafa Majka chiude a 4’08”, l’ormai ex maglia rosa Urán a 4’11” e Cadel Evans a 4’48”. La nuova classifica generale premia Quintana con 1’41” sul connazionale, 3’21” sull’australiano, 3’26’ su’ Rolland, 3’28”su Majka, 3’34” su Aru e 3’49” Pozzovivo.
Domani probabile volata a Vittorio Veneto, poi da giovedì incomincerà un trittico infernale che potrebbe ancora sconvolgere la classifica; stasera, però, non mancheranno le polemiche per una probabile incomprensione, tra l’organizzazione e le squadre, in merito ad alcune misure cautelative previste per la discesa dello Stelvio (l’utilizzo di moto in testa al gruppo per fare il ritmo ed evitare i pericoli).
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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com
